Come abbiamo scritto in precedenza, nella giornata del 19 ottobre è stato inviato all’ARAN l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto scuola.
Il rinnovo negoziale per il triennio 2016/2018, avrà un costo totale di 674,98 milioni di euro per le casse dell’Erario.
Nel documento, 8 pagine in totale, più una tabella allegata, SI legge su Il Sole 24Ore, sono indicate le linee guida per il nuovo CCNL. A tal proposito bisogna sottolineare che per quanto riguarda la scuola la contrattazione integrativa nazionale dovrà avvenire con cadenza triennale, e potrà riguardare la disciplina dei trasferimenti del personale, i passaggi di ruolo e le relative utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.
Inoltre, maggiore risalto avrà la contrattazione di istituto, che andrà “valorizzata”, in particolare, per quanto riguarda i criteri per l’impiego delle risorse del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, anche se è esplicitamente inteso che sarà necessario garantire “l’adeguato” finanziamento delle attività di recupero degli studenti”.
Come scritto in precedenza, i presidi, dopo l’ok dalla lege di Bilancio, avranno la perequazione della retribuzione di posizione, e quindi finalmente saranno equiparati agli altri colleghi dirigenti delle PA. Si parla di un investimento da oltre 95 milioni di euro con un aumento da 400 a 500 euro mensili a testa.
Il documento inviato all’ARAN riporta a tal proposito, l’armonizzazione progressiva dell’indennità di posizione parte fissa con la corrispondente voce retributiva prevista per gli altri dirigenti statali.
Inoltre, è presente il chiarimento sui criteri di riparto del Fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato (anche con riguardo alle indennità di reggenza).
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