Attualità

Ripresa scuola gennaio: il nodo sono i trasporti, difficoltà a Roma, soluzioni in altre città

La ripresa regolare della scuola a partire da gennaio è legata molto al sistema dei trasporti che si sta ormai rivelando ogni giorno di più il vero nodo da affrontare.
Le notizie parziali che arrivano da territori diversi lo confermano.


A Parma, per esempio, su iniziativa della Prefettura, il tavolo provinciale previsto dall’ultimo DPCM è stato aperto anche ai dirigenti scolastici e questo ha consentito innanzitutto di conoscere in modo più preciso le esigenze di ciascuna scuola.
L’Azienda di trasporto locale ha colto l’occasione per accelerare i tempi di una operazione ammodernamento dei mezzi già prevista da tempo e proprio a partire da oggi una delle principali linee urbane è stata resa più funzionale con l’inserimento di 10 nuovi filobus.
A partire da gennaio è previsto un ulteriore incremento in modo da rendere più sicuro e più efficace ancora il trasporto verso le sedi scolastiche.

A Genova ci si sta affidando soprattutto ad un miglior utilizzo delle rete ferroviaria cittadina che si articola su una ventina di stazioni intermedie. Anche le aziende di trasporto locale che gestiscono la rete urbana e quella provinciale stanno rivedendo gli orari dei mezzi in modo da poter garantire un primo ingresso alle ore 8 e un secondo alle 9,30, come stabilito nelle conferenze di servizio dei dirigenti scolastici svoltesi proprio nella mattinata del 23.

A Milano si parla invece di ampliare il parco dei mezzi stipulando convenzioni con le aziende del trasporto privato.

A Roma la prefettura ha preferito rimanere ferma al dettato letterale del DPCM e i dirigenti scolastici non sono stati convocati ai tavoli istituiti provinciali.

Le esigenze delle scuole – lamenta il presidente Anp del Lazio Mario Rusconi – sono state ampiamente disattese. Entrare a scuola alle 10 è improponibile soprattutto per tecnici e professionali perché costringerebbe gli studenti ad orari di uscita particolarmente pesanti.

A livello nazionale, però, la situazione è in continua evoluzione e le cose potrebbero cambiare rapidamente.

Reginaldo Palermo

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