Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello del ricorso collettivo dell’Adida patrocinato dagli Avvocati Michele Bonetti, Santi Delia e Umberto Cantelli riformando l’ordinanza del Tar del Lazio e accogliendo l’istanza cautelare ai fini di una sollecita fissazione dell’udienza di merito.
Per gli Avvocati Bonetti e Delia questa è “una vittoria epocale sull’esclusione dei laureati in Scienze della Formazione ed illegittimamente esclusi dalle Graduatorie ad Esaurimento. Il Consiglio di Stato ha ritenuto meritevoli di approfondimento le censure dedotte in primo grado anche in relazione al carattere di irragionevolezza della previsione di esclusione degli iscritti al corso di Laurea in Scienze della Formazione a partire dall’anno accademico 2007/08 anche quando costoro abbiano conseguito la laurea in epoca precedente agli studenti iscritti negli anni precedenti al 2007/2008”.
Rispetto alla decisione di chiudere arbitrariamente le GAE, quindi, lasciando fuori migliaia di docenti o aspiranti docenti con pari titoli professionali (culturali e di servizio) questa vittoria si configura come l’ennesima prova che la linea adottata da Adida in difesa dei precari storici delle Graduatorie d’Istituto, nelle quali anche questi ricorrenti sono confinati, è non soltanto perseguibile ma da ampiamente fondata. Ricordiamo infatti che è proprio la nostra Costituzione che stabilisce quei principi che escludono la possibilità di assumere criteri arbitrari e discriminanti. Quello della “temporalità” legato alla chiusura delle GAE e all’acquisizione di titoli in tutto e per tutto identici tra loro, immotivatamente differenziati dal MIUR in base alla loro collocazione “storica”, è fortemente arbitrario e per questo motivo l’associazione Adida continuerà a perseguire la sua strada in difesa dei diritti del personale scolastico assunto dalla Graduatorie d’Istituto. Il caso dei laureati in Scienze dalla formazione ne è un esempio efficace e lampante.
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