E parte Scrima nella sua disamina delle amenità propagandistiche di alcuni partiti che si voglio accreditare bene e senza colpe agli occhi dei docenti e delle famiglie, a cominciare da Centemero (Pdl) con la sua “sconcertante disinvoltura con cui accusa l’attuale governo di aver umiliato in ogni modo la scuola e i docenti, dopo quello che è riuscito a fare il governo espresso dalla sua parte politica, i cui provvedimenti hanno messo in ginocchio il nostro sistema di istruzione.
In tre anni ne ha scardinato anche i settori meglio funzionanti e di qualità riconosciuta in ambito internazionale, ha sottratto più di 8 miliardi, generando precarietà col taglio di 140.000 posti di lavoro, accusando nel frattempo i docenti di “inculcare” idee sbagliate agli studenti.”
Ma si scaglia pure contro il segretario della Flc Cgil colpevole di “gettarsi a corpo morto nella disputa elettorale e addebitando all’ultimo governo ogni sciagura. Se la scuola ha subito decurtazioni nell’ultimo anno, lo si deve in realtà alle norme della spending review, approvate dall’intera maggioranza che ha sostenuto quel governo”.
Deformare la realtà della scuola piegandola alle logiche miopi della polemica elettorale è mestiere, dice ancora Scrima, da commedia dell’arte, essendo ormai finito il carnevale.
“Il punto centrale sta nel confrontarsi in modo serio su progetti e su ogni impegno di rinnovata attenzione alla nostra scuola e a chi ci lavora”.
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