Lo scorso sabato 1 aprile il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara avrebbe dovuto visitare una scuola, l‘Istituto Taramelli-Foscolo di Pavia, come abbiamo riportato. Prima dell’evento una parte degli studenti aveva protestato con striscioni, slogan e un presidio all’ingresso dell’istituto. Il ministro aveva poi rimandato la visita a oggi, 8 maggio, a causa di non precisati motivi di salute.
Come riportano alcuni utenti sui social, tra cui Gioventù Nazionale, sono comparse delle scritte apposte con vernice nera contro Valditara nel muro della scuola in questione. “Valditara dimettiti”, “No scuola del merito”, questo ciò che si legge.
Secondo quanto riportato nel sito della scuola, la cerimonia di oggi prevede il taglio del nastro da parte del ministro in presenza delle autorità civili e religiose e sarà connotata da interventi di una delegazione di studenti del liceo.
Il ministro dovrebbe prendere parola e dopo il suo intervento dovrebbe essere accolto sotto il grande cedro del libano che costituisce il simbolo dell’istituto per il quale ricorrono i 100 anni dall’istituzione del liceo scientifico.
Come riporta La Provincia Pavese, Valditara è giunto nella scuola, pare senza particolari intoppi.
“Appena abbiamo avuto la notizia, ci siamo mobilitati – aveva detto il 1 aprile Matteo Toscani, dell’Unione degli Studenti Lombardia (Uds)-. La risposta è stata molto chiara: la Digos si è presentata quotidianamente davanti alla scuola per monitorare il nostro comportamento e per staccare gli adesivi che avevamo attaccato. Un chiaro segno di come non sia possibile alcun confronto con la dirigenza scolastica che fin dall’inizio non ha mai coinvolto gli studenti in questa decisione. Non c’è dialogo. Ora che la visita è stata rimandata ci auguriamo che l’istituto venga demilitarizzato”.
Lo slogan della mobilitazione “Contro la scuola del merito, dell’umiliazione e dell’ipocrisia”, è stato scritto in uno striscione posto all’entrata del liceo. “Il ministro – si legge in una lettera letta ad alta voce dagli studenti – entrerà nel nostro Liceo, dove l’efficienza energetica è pura fantascienza, dove il corpo docente è lasciato solo, senza la necessaria formazione, a gestire ansie e disturbi di adolescenti alle prese con una scuola che spesso pretende più di quel che dà”.
“In questi giorni a scuola si fa fatica a fare lezione. È tutto un via vai di muratori, imbianchini e pulitori mai visto prima. Via le ragnatele dal chiostro, stuccati i buchi, aggiustate le tapparelle. Le porte dei bagni delle ragazze invece no, tanto il ministro non ci andrà”, hanno aggiunto gli studenti, che hanno parlato di “scuola vetrina” in cui Valditara dovrebbe recarsi “in una delle sue mattinate libere, tra una visita a una scuola militare e un convegno sul merito”. Secondo Il Giorno la scuola era stata sistemata da cima a fondo solo in vista della visita del ministro.
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