L’istituto scolastico non ammette un alunno alla classe successiva, i suoi genitori fanno ricorso al Tar che annulla la bocciatura e di fatto lo promuove. Accade a un minorenne che frequenta una scuola dell’entroterra di Genova. I genitori dell’alunno hanno impugnato i verbali del consiglio di classe che contengono il provvedimento di non ammissione alla seconda classe, facendo causa al Ministero dell’Istruzione e all’Ufficio scolastico ligure.
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“La famiglia del minore non è stata adeguatamente informata sull’andamento scolastico del minore in relazione al disturbo specifico di apprendimento di cui era affetto – spiega il Tar – Una relazione di un esperto comunicata all’istituto attesta un peggioramento della condizione psicologica del minore che non risulta essere stata considerata dalla scuola. Va rilevata la natura non grave delle insufficienze e un sensibile miglioramento del rendimento nel secondo quadrimestre”. Il Tar ha condannato il Ministero al pagamento delle spese di giudizio, 2000 euro. (Ansa)
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