La legge di conversione del decreto 42 potrebbe contenere una importante novità.
Un emendamento della relatrice Francesca Puglisi stablisce che, a partire dall’anno scolastico 2016/2017, le scuole potranno stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa per assumere personale che nell’ufficio di segreteria svolga le mansioni tipiche degli assistenti amministrativi o degli assistenti tecnici.
La somma stanziata, per la verità, non è particolarmente elevata: si tratta di 6 milioni e mezzo di euro per il 2016 e di 13 milioni per il 2017, importo che corrisponde allo stipendio di poco più di 250 dipendenti.
Di per sè, quindi, la disposizione ha una portata molto limitata e non stravolge l’assetto degli organici attuali, ma apre la porta ad una novità di non poco conto e cioè alla esternalizzazione dei servizi amministrativi e tecnici.
L’emendamento verrà esaminato direttamente in aula in quanto la sia presentazione è avvenuta dopo il termine previsto per le modifiche da discutere in commissione.
Una prima reazione all’iniziativa del Governo arriva dall’Unicobas, il cui segretario nazionale Stefano d’Errico osserva: “Anzichè stabilizzare il personale Ata che ha già maturato 36 mesi di servizio, come peraltro previsto da una sentenza della Corte europea, il Governo introduce anche nella scuola una ulteriore forma di precariato di cui non si sentiva davvero la necessità. Per il personale Ata questo rappresenta un motivo in più per aderire allo sciopero nazionale proclamato da noi, dai Cobas, dalla Gilda e altri sindacati di base”.
Resta confermata la notizia che abbiamo già dato sui compensi per i commissari di concorso: al Senato non è previsto nessun emendamento. Se ne parlerà forse quando il provvedimento passerà alla Camera a partire dalla prossima settimana.
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