I lettori ci scrivono

Selezione del personale: a scuola la questione è confusa

Il Governo ha trovato l’accordo per la stabilizzazione dei precari della scuola.

Il vice ministro dell’istruzione Anna Ascani ha detto che “I quiz non erano adeguati. No a concorso-lotteria” e ha aggiunto che il personale docente sarà individuato“con una prova scritta selettiva, non a crocette”.

L’accordo raggiunto è ragionevole, al contrario della sua spiegazione che ammanta i test d’aleatorietà.

L’associazione casualità..crocette irride il rilevante contributo filosofico-culturale del pedagogista Mario Gattullo.

Non è stato valorizzato il suo lavoro sulla misurazione e sulla valutazione delle prestazioni scolastiche.

Sono state dimenticate le sue indicazioni relative alla genesi delle prove d’esame che consta di tre momenti: scopo della misurazione; processo di misurazione: stimolo, risposta e registrazione; valutazione degli esiti rilevati.

Le singole fasi, isolate dal contesto, perdono il loro significato perché si segmenta un processo unitario e gerarchico.

Uno spezzettamento che sembra sia stato fatto dal Governo: la scelta è stata giustificata in modo generico, attribuendole carattere meritocratico, rigoroso e foriero di qualità per l’insegnamento; proprietà presunte, non argomentate.

Sarebbe stato importante correlare la decisione governativa alla mission della scuola, ricordare che si tratta di un sistema e, in particolare, che si dovevano definire i caratteri della professionalità docente in materia di progettazione educativa, esaltandone la collegialità: tutti gli attori, unitariamente e sinergicamente, concorrono al raggiungimento del fine istituzionale.

La preparazione universitaria dei docenti è da rielaborare per dominare le dinamiche organizzative e collaborative.

Enrico Maranzana

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