Categorie: Ordinamento

Si riparte col collegio e coi “rimandati”, ma i problemi rimangono

Si riparte coi collegi dei docenti in quasi tutte le scuole italiane per programmare le attività per il nuovo anno scolastico, mentre per uno studente su quattro delle scuola secondaria di secondo grado ci sono da recuperare i famigerati debiti formativi.
Sono in tutto il 26,5% degli oltre 2 milioni e mezzo di alunni delle superiori, per un totale complessivo di oltre 650mila studenti, che in questi giorni dovranno sostenere gli esami di recupero, per poi proseguire nella classe successiva o ripetere quella di provenienza. Sicuramente per costoro e per le famiglie si apre ancora un periodo di ansia e di attese e soprattutto per gli alunni degli istituti tecnici dove la percentuale di studenti in “sospeso” è del 30,5%, seguiti dal 29,2% dell’istruzione artistica, dal 28,7% degli istituti professionali e dal 22,2% dei licei. Come è noto la maggior parte dei rimandati si ha nelle classi prime delle secondarie di secondo grado e soprattutto per quelli degli istituti tecnici e professionali, mentre sono i ragazzi del sud i più neghittosi. E se questi sono i problemi degli studenti, le difficoltà dei docenti sono ben altri a cominciare dell’assegnazione delle cattedre, considerata la scarsità di docenti in ruolo il cui insufficiente numero sicuramente non potrà garantire, come è invece negli auspici della ministra Carrozza, il regolare avvio delle lezioni in tutte le scuole italiane.
E sul tavolo rimane ancora la dolorosa questione del personale docente inidoneo all’insegnamento e il contemporaneo blocco di assunzioni del personale amministrativo, oltre alla vicenda “Quota 96” sul fronte pensionistico. Il nodo da sciogliere, per entrambi, è quello della copertura finanziaria. Ancora, c’è il problema degli insegnanti di sostegno, troppo pochi rispetto al numero degli alunni con difficoltà.
Dai problemi dei docenti a quelli dei presidi, per il cui reclutamento il concorso sta segnando fibrillazioni soprattutto in Lombardia, dove tante scuole rimarranno scoperte in attesa di reggenza, mentre in Sicilia si è aperto un contenzioso tra i vincitori del 2011 e quelli del 2004 recuperati dalla legge 202/10.
Tutte queste criticità dovrebbero essere sul tavolo del Consiglio dei ministri del 9 settembre. I tecnici del Ministero dell’Istruzione sono al lavoro per approntare un “pacchetto” di misure ad hoc e soprattutto per individuare le necessarie coperture finanziarie.

Pasquale Almirante

Condividi
Pubblicato da
Pasquale Almirante

Articoli recenti

Valditara: sospendere lo studente per farlo giocare alla playstation 15 giorni non ha senso, mandiamolo in ospedale o con gli anziani

"Non ha senso la sospensione come è intesa oggi, perché se sospendo 15 giorni un…

14/05/2024

Robotica educativa: di cosa si tratta? Un laboratorio per creare un aiutante digitale in poche efficaci mosse

La robotica educativa è un campo che utilizza robot e attività correlate per promuovere l'apprendimento…

14/05/2024

Gps 2024/26, inserimento pettine per gli abilitati all’estero, SNALS: “Occorre evitare conflitti tra i precari”

A seguito delle novità introdotte nell'OM per le GPS 2024-26, lo Snals Confsal in una…

14/05/2024

Docenti sospesi fino dieci giorni dagli stessi dirigenti? Flc Cgil contro Aran: disparità di trattamento rispetto a PA

Oggi, 14 maggio, si è svolto l’incontro tra Aran e sindacati per discutere delle infrazioni disciplinari…

14/05/2024

Chatgpt 4o, online la versione gratuita. Ora tocca al mondo dell’educazione e degli insegnanti chiarire il proprio ruolo

Ieri (13 maggio) Open AI ha presentato dGPT-4o, una versione migliorata del modello Gpt-4 che…

14/05/2024

Sponsor nelle scuole. Quanto può essere diseducativa una réclame in aula?

L’importante è fari soldi e renderete le scuole il più possibile autonome: un vecchio adagio…

14/05/2024