Sicilia: diritto allo studio, tre bandi per gli studenti catanesi: contributi straordinari, borse di incentivazione e rimborso spese di trasporto

In particolare, è fissata la scadenza del prossimo 10 settembre per richiedere i “contributi straordinari” a sostegno di condizioni di dichiarato ‘stato di bisogno’ per il pagamento di tasse e contributi. Compatibilmente con i propri vincoli di bilancio, l’Università infatti istituisce annualmente un fondo di 70 mila euro destinato a sostegno di studenti, in condizioni di dichiarato “stato di bisogno”, per affrontare le spese universitarie; in particolare per il pagamento delle tasse e dei contributi dovuti per l’immatricolazione o l’iscrizione. Il fondo è riservato agli studenti, regolarmente iscritti o in procinto di iscriversi, che si trovano in situazioni di disagio economico dovuto all’improvviso verificarsi di eventi, tali da apportare una sostanziale modifica alla situazione economica familiare e compromettere il proseguimento degli studi.
Le domande, redatte su un apposito modulo disponibile su Internet o presso lo stesso ufficio, dovranno essere indirizzate al rettore e presentate all’Ufficio Diritto allo Studio (via A. di Sangiuliano 262 – Tel: 0957307244-248-214; Fax: 095326161; e-mail: uds@unict.it) entro il termine indicato. L’Ufficio rimarrà aperto per tutto il mese di agosto nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9,30 alle 12,45 (chiusura al pubblico mercoledì e sabato).
Qualora la causa di bisogno sopravvenga successivamente, le domande potranno essere presentate anche entro il 10 gennaio 2008. Una specificacommissione valuterà i singoli casi, con ampi poteri d’indagine, per verificare le effettive condizioni di disagio e formulerà le proposte di intervento economico da erogare a ciascuno studente, per il pagamento delle tasse. Ove ne ravvisi la necessità potrà proporre l’assegnazione di un ulteriore contributo fino ad un massimo di 270 euro.
Dal 1° settembre fino al 30 settembre vanno invece presentate le richieste per i rimborsi delle spese di trasporto urbano (abbonamenti Amt e metropolitana) relative allo scorso anno accademico, fino ad un massimo di 10 abbonamenti mensili.Sulla base del numero di domande pervenute e di alcuni criteri di priorità, verrà stabilità la quota (in misura percentuale) da rimborsare a ciascun richiedente. Precedenza quindi a studenti in condizioni economiche disagiate e ai fuori sede, per i quali i costi complessivi di trasporto sono maggiori rispetto a quelli previsti per gli studenti in sede.
A partire dal 20 agosto e fino al 12 ottobre potranno infine essere inoltrate le domande per accedere al concorso per l’attribuzione di 72 borse di studio finalizzate all’incentivazione e alla razionalizzazione della frequenza universitaria a favore dei nuovi immatricolati (l’importo annuale massimo della borsa è fissato in circa 3.000 euro per i fuorisede, 2.200 per i ‘pendolari’, 1.500 per gli studenti in sede).
Le borse (Agraria, Architettura, Farmacia, Giurisprudenza, Lettere e filosofia, Medicina, Scienze mfn, Scienze della formazione: 5; Lingue e Scienze politiche: 7; Economia e Ingegneria: 9; due borse per ciascuna facoltà sono riservate ai corsi di laurea specialistica) sono rinnovabili per un numero di anni pari alla durata legale del corso di studio più uno (più due per gli studenti portatori di handicap con invalidità pari o superiore a 66%), con il medesimo importo fissato per l’a.a. 2007-2008, e daranno inoltre ai vincitorila possibilità di essere esonerati dal pagamento delle tasse e contributi dovuti per tutti gli anni accademici in cui godranno del beneficio della borsa di studio.
Per concorrere, bisogna essersi diplomati con votazione non inferiore a 90/100 da non oltre due anni scolastici (per gli immatricolati ai corsi di laurea di primo livello o laurea specialistica a ciclo unico) o avere ottenuto il riconoscimento di almeno 150 crediti formativi per gli iscritti al primo anno degli altri corsi di laurea specialistica e la condizione economica del nucleo familiare convenzionale (Ice) riportata dallo studente nell’autocertificazione reddituale non dev’essere superiore a 23 mila euro.
Redazione

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