Categorie: Estero

Sicurezza: in Cina 8 studenti travolti dalla ressa all’uscita di scuola

Le notizie diventano interessanti solo quando assumono dimensioni o situazioni al di fuori della normalità. Alla regola non scritta, ma praticata da tutti gli operatori dell’informazione, non si sottrae nemmeno la scuola: sono pochissime, infatti, lo notizie sull’istruzione che giungono da noi dall’altra parte del mondo. E ancora meno quelle che vengono pubblicate dai nostri media, evidentemente per un ulteriore selezione attuata dai giornalisti inondati da notizie di ogni genere. Quando però le cronache scolastiche si trasformano in incredibili tragedie il discorso si capovolge: la notizia, seppure ridotta all’osso e priva di particolari, diventa addirittura di primo piano.
E proprio in questo modo è andata, in Italia come in tutti gli altri Paesi del mondo come il nostre, a seguito del lancio di agenzia della “Nuova Cina” che il 7 dicembre ha riportato l’incredibile cronaca della morte di otto studenti, più il ferimento di altri 26, a seguito di un’affollatissima uscita da un istituto scolastico superiore serale nella città di Xiangxiang, della provincia cinese dello Hunan. Molti studenti, costretti dalle ferree regole del Governo ad ottenere voti alti per accedere all’Università, avevano seguito una lezione che si era prolungata più del previsto: una volta terminata si è verificato un repentino correre verso l’uscita. Ma per raggiungerla gli studenti dovevano percorrere una lunga scalinata: quando uno di loro, in cima al gruppo, è rovinosamente inciampato ha prodotto un tragico effetto domino. Gli altri ragazzi, che sopraggiungevano, sono a loro volta caduti mentre quelli che sopraggiungevano non hanno potuto fare altro, spinti da dietro, che calpestare i più sfortunati caduti a terra. Alla fine le vittime sono state 30: otto di loro hanno addirittura perso la vita. Le autorità locali hanno immediatamente rimosso responsabile dell’ufficio istruzione della città e hanno sottoposto a interrogatorio i responsabili della scuola.

Proprio a seguito della mancanza di adeguate uscite di sicurezza e la nota presenza di classi numerose, il Governo cinese negli ultimi anni aveva imposto agli istituti l’osservanza di adeguate misure di prevenzione di incidenti di questo genere. Nelle grandi città, come Pechino, gli esperti dicono che nella maggior parte di casi sono state adottate. Nella Cina meno nota, quella degli studenti che ambiscono a professioni migliori rispetto a quelle cui sono destinati per la bassa estrazione sociale, la cultura della prevenzione degli infortuni non è stata evidentemente attuata. Così frequentare un corso di studi serale, quello che doveva essere un mezzo per rendere più nobile il proprio futuro professionale, è diventato il teatro di un tragedia d’altri tempi. E lo notizia ha fatto il giro del mondo

Alessandro Giuliani

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