Sicurezza nella scuola: l’utilizzo degli arredi

Un utilizzo contrario alla UNI EN 1729 e quindi un utilizzo fuori dai dettami della norma,  che non consente tra le altre cose una corretta postura dell’ adulto. La UNI EN 1729 dice: “Le caratteristiche di banchi e sedie stabiliscono ad esempio che:

  • gli spigoli devono essere arrotondati con un raggio minimo di 2mm. Le superfici devono essere lisce, le estremità rivestite per evitare di generare schegge taglienti;
  • in relazione all’altezza dello studente (da 80 cm per i bambini fino ai due metri per i ragazzi), le norme assegnano agli arredi scolastici delle vere e proprie “taglie”. In questo modo le norme intendono favorire l’adozione di una corretta postura contribuendo allo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi che ormai trascorrono gran parte della loro giornata a scuola.

Oggi si fa un gran parlare del piano di edilizia scolastica del governo Renzi, si parla della costruzione di nuovi edifici scolastici o di rilevanti manutenzioni, grazie alla liberazione di risorse dei comuni dai vincoli del patto di stabilità (#scuolenuove) , si parla del finanziamento dal Fondo di sviluppo e coesione, dopo la delibera Cipe del 30 giugno, per interventi di messa in sicurezza (#scuolesicure),  si parla anche di decoro e piccola manutenzione (#scuolebelle).  Però, oltre i finanziamenti,  si dovrebbe parlare anche del fatto che quando un DS organizza un convegno, un corso di aggiornamento o un incontro culturale (lasciamo stare i consigli di classe), gli invitati andrebbero accomodati, nel limite del possibile (conosciamo le ristrettezze economiche delle scuole), in sedie e banchi a norma (UNI EN 1729), sembra poco, ma rappresenterebbe un primo passo di buone pratiche scolastiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza dei lavoratori nelle scuole.

 

Aldo Domenico Ficara

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