Con un comunicato condiviso diffuso l’altro ieri sera, 18 aprile, i sindacati CISL Scuola, FLC CGIL e UIL Scuola RUA hanno annunciato una primavera “calda” dal punto di vista delle manifestazioni: le tre sigle sindacali hanno dichiarato di avere intenzione di fare una mobilitazione unitaria. “La scuola, l’istruzione, la formazione per una nuova stagione dei diritti e del lavoro”, questo lo slogan.
La campagna di mobilitazione riguarda tutti i settori lavorativi, con l’obiettivo di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali. Le federazioni che organizzano i lavoratori della scuola hanno raccolto in un documento le ragioni che caratterizzeranno il proprio coinvolgimento nelle iniziative indette dalle Confederazioni e che culmineranno nelle tre manifestazioni previste il 6, 13 e 20 maggio, rispettivamente a Bologna, Milano e Napoli.
In particolare, nel mese di aprile 2023 sono previste assemblee unitarie nei luoghi di lavoro e nei territori, mentre nel mese di maggio 2023 le manifestazioni interregionali (Nord, Centro, Sud). Nel documento condiviso i sindacati hanno spiegato che intendono spingere verso il cambiamento in alcuni ambiti, come il sistema di reclutamento dei docenti, i fondi per la scuola, la dotazione organica di docenti e Ata nelle scuole: cosa chiedono di preciso? Quali sono state le reazioni all’approvazione del Def? Quali sono le proposte dei sindacati della scuola?
Di questo e molto altro discute il vice direttore della Tecnica della Scuola Reginaldo Palermo.
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