I lettori ci scrivono

Specializzandi in DAD e supplenze sul sostegno

Egregio Ministro,

dopo un anno di attese, ansie, preoccupazioni, azioni intraprese per sensibilizzare l’opinione pubblica e i rappresentanti politici sulla questione “idonei” al corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità stiamo per realizzare il nostro obiettivo.

E’ merito Suo se la nostra condizione è stata valorizzata.

Il 12 febbraio abbiamo tutti gioito per il Decreto Ministeriale 95 che ammetteva di diritto tutti gli idonei al nuovo ciclo di specializzazione. Il nostro entusiasmo è stato breve, purtroppo. La pandemia ha ancora una volta ostacolato la nostra volontà di iniziare una formazione specialistica e qualificata per poter diventare docenti di sostegno.

La svolta è avvenuta con il decreto n. 94 del 25 maggio a firma del Ministro Manfredi che autorizza le Università a formare gli idonei dei cicli precedenti anche in modalità a distanza. Ad oggi, purtroppo, la risposta degli Atenei non è stata unanime ma ci auguriamo una sempre maggiore condivisione da parte delle università italiane.

Il prossimo anno scolastico sarà una sfida cui Lei sta cercando di rispondere utilizzando tutte le risorse necessarie per permettere un ritorno a scuola in totale sicurezza e nel pieno rispetto del diritto all’istruzione e alla formazione di tutti gli studenti italiani, in particolare modo quelli con bisogni educativi speciali.
Particolare attenzione dovrà essere dedicata agli studenti con disabilità. L’anno trascorso è stato per molti di essi un’esperienza intensa che ha richiesto un impegno straordinario sia da parte dei docenti che delle famiglie per rispondere adeguatamente alla situazione di isolamento sociale e alle problematicità dell’insegnamento in modalità a distanza.

In questo momento è prioritario tutelare soprattutto quelle categorie che, a causa della loro fragilità, sono state maggiormente colpite da questa emergenza sanitaria e sociale.

Sin dall’inizio del Suo mandato il Ministero è attento all’inclusione scolastica e insiste sulla necessità di avere in classe personale formato e specializzato. Sappiamo bene, però, che la scuola italiana soffre in maniera cronica di “supplentite” e capita molto di frequente che il sostegno didattico venga affidato a docenti privi di titolo di specializzazione.

C’è già un impegno da parte del Governo a garantire ai docenti neospecializzati del IV ciclo la possibilità di avere dei contratti a tempo determinato per l’anno scolastico 2020/2021 in attesa dei concorsi. E’ una scelta saggia, in linea con la necessità di garantire una didattica di qualità e una piena inclusione.
Questa misura, tuttavia, non sarà sufficiente a salvaguardare tutti gli studenti. E’ proprio in virtù di questa necessità e della particolarità della situazione contingente che noi docenti idonei del IV ciclo che ci avviamo ad iniziare il corso di specializzazione, Le chiediamo l’impegno a fare in modo che le supplenze sul sostegno possano esserci attribuite in maniera prioritaria in coda agli specializzati.

Riteniamo che questa misura renderebbe più agevole il reclutamento e consentirebbe agli studenti di avere al loro fianco dei docenti in grado di utilizzare sul campo gli strumenti già acquisiti nel percorso formativo. L’incarico a tempo determinato in una scuola, inoltre, ci consentirebbe di svolgere il tirocinio diretto nello stesso istituto. La presenza sul campo di uno specializzando durante tutto l’anno scolastico piuttosto che per un periodo limitato e senza alcuna continuità avrebbe un’indubbia ricaduta positiva su tutta la comunità scolastica.

Nella speranza che queste nostre richieste possa trovare accoglimento da parte Sua, Le porgiamo i più sentiti auguri per il lavoro che la aspetta in questi mesi. Contiamo sul fatto che la scuola italiana possa superare a pieni voti le sfide del nuovo anno scolastico.

I corsisti frequentanti il V ciclo di Specializzazione per le Attività di Sostegno a.a. 2019/2020
(ammessi in soprannumero dai precedenti cicli)

I lettori ci scrivono

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