Se questa strada fosse intrapresa la scuola sarebbe la prima a trarne dei benefici immediati.
Infatti sarebbero tra i 3.000 e i 4.000 docenti che maturerebbero il diritto di quiescenza al 31 agosto 2012.
Sarebbe risolto il problema della classe 1952, che maturava i sessanta anni nel primo semestre del 2012.
Poiché si parla dell’esigenza di reperire risorse per oltre 4 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’IVA, all’esame dei tecnici è previsto questo taglio di personale, che passerebbe dallo scivolamento temporale della riforma Fornero al primo semestre 2012.
Oltre all’ipotesi deroga delle pensioni si parla anche di eliminare alcune Province. Si dovrebbero tagliere da 10 a 40 province con il metodo dell’accorpamento in base a numero di comuni, superficie e abitanti.
Con il taglio delle province sarebbero previsti i tagli di tribunali, prefetture e ambiti territoriali provinciali: questi ultimi in particolare dovrebbero scomparire dove saranno cancellate le province. Comunque ancora siamo nel campo delle ipotesi che qualunque sia vede come tesi il risparmio in tre anni di 30 miliardi di euro.
A leggere attentamente ciò che sta accadendo nel dibattito sulla scuola, è difficile non pensare…
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