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Sperimentazione 4+2 e liceo Made in Italy: arrivano altre iscrizioni. Valditara: “Confermata la bontà delle politiche adottate”

La “macchina ministeriale” destinata a comunicare al Paese gli effetti delle scelte politiche nell’ambito della formazione e dell’istruzione non si ferma neppure nei giorni festivi.
E’ delle ore 13 di domenica 18 febbraio un comunicato del Ministro Valditara con cui si rende noto che “nell’ultima settimana le scuole hanno continuato a lavorare per inserire le domande di iscrizione per l’anno scolastico 2024/25 presentate direttamente in sede, in via cartacea, dalle famiglie”.

“I dati finali – spiega il Ministero – evidenziano una accresciuta preferenza per i percorsi tecnici e professionali della filiera 4+2. In dettaglio,  la percentuale  di scelta dei nuovi quadriennali di filiera rispetto al totale degli iscritti all’istruzione tecnica è salita allo 0,89% e allo 1,06% per il professionale. Il dato conferma inequivocabilmente il gradimento per la sperimentazione della nuova filiera anche alla luce del confronto con la diversa sperimentazione dei quadriennali di cui al D.M. n.344/2021 che al suo esordio capitalizzò lo 0,28% di iscrizioni agli istituti tecnici, percentuale salita allo 0,41% nell’anno scolastico 2023/2024 a fronte di appena lo 0,17% di iscritti ai professionali sperimentali e allo 0,53% per i tecnici e 0,18% per i professionali della vecchia sperimentazione per l’anno scolastico 2024/2025”.

Secondo il Ministero, i dati relativi alle novità sono ben più che confortanti: “Rispetto alla rilevazione alla chiusura delle iscrizioni on-line del 10 febbraio scorso, si rileva per la filiera 4+2 una crescita del 25% degli iscritti per un totale di 2.093 domande (1405 nei tecnici e 688 nei professionali), e per il liceo Made in Italy un incremento del 12%, con 420 iscritti totali”.
“I dati delle iscrizioni alla filiera 4+2 e al liceo Made in Italy – commenta il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – dimostrano che c’è una crescente domanda da parte delle famiglie di percorsi di studio che siano fortemente innovativi e orientati all’inserimento nel mondo del lavoro, confermando l’efficacia delle politiche adottate e il loro impatto positivo sull’orientamento degli studenti”.

Redazione

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