In Italia la spesa per l’istruzione pubblica, in percentuale rispetto al Prodotto interno lordo, rimane tra le più basse d’Europa.
Lo confermano i numeri messi a confronto da Eurostat. Secondo un report dell’Istituto di statistica europeo, pubblicato il 30 agosto, nel 2015 l’Italia su piazza addirittura terz’ultima tra i 28 Paesi europea per quanto destinato all’istruzione: appena il 4% del Pil.
Ad avere investito meno dei governanti della nostra Penisola, in termini percentuali, sono solo due Paesi su quasi 30: l’Irlanda e la Romania.
{loadposition carta-docente}
Il primo posto della classifica è della Danimarca (7%), seguita dalla Svezia (6,5%) e dal Belgio (6,4%). In media, nei 28 Paesi dell’Ue la spesa per l’educazione è pari al 4,9% del Prodotto interno lordo, quindi quasi un punto percentuale in più rispetto al Bel Paese.
A livello assoluto, l’Italia, nel 2015, risulta aver speso complessivamente per le scuole materne, primarie, medie, secondarie, per le università, la formazione non universitaria, sussidi e finanziamenti alla ricerca, 65,1 miliardi di euro. Contro i 119,1 della Francia e soprattutto i 127,3 della Germania (che quindi investe nella formazione dei suoi giovani quasi il doppio).
{loadposition facebook}
Sta suscitando molta commozione nel mondo della scuola la notizia della scomparsa di Paola Falteri,…
È importante ricordare che dalla fine del mese di maggio e per buona parte del…
La diagnosi di ADHD si basa principalmente sull'osservazione clinica e sulla raccolta di informazioni da…
Mantenere alta l'attenzione e la concentrazione degli studenti in classe è una sfida cruciale per…
Nel nuovo contratto scuola, firmato lo scorso 18 gennaio, al comma 10 dell'articolo 59 c'è…
Il decreto ministeriale n. 66 del 2023 ha destinato 450 milioni di euro a favore…