Se si guarda agli stipendi, i giovani farebbero bene a programmare il loro futuro professionale puntando a lavorare in banca, a vestire la divisa da militare oppure a fare l’autista di macchine per il movimento terra e dei muletti. Mentre dovrebbero diffidare dallo svolgere impieghi come addetti alle pulizie, baby sitter, massaggiatori o estetisti. A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha realizzato una classifica sulle professioni che garantiscono ai giovani con meno di 30 anni le buste paga più pesanti.
Dalla ricerca, resa pubblica il 19 aprile e che ha preso in esame i dati relativi alla retribuzione mensile media di circa 1.900.000 dipendenti con meno di 30 anni occupati in Italia nel 2013 (l’86% del totale nazionale), è emerso che la retribuzione media dei dipendenti under 30 è molto bassa: solo 977 nette euro al mese. I compensi non comprendono altre mensilità e per garantire una adeguata rappresentatività sono state considerate le mansioni che occupano almeno 12 mila lavoratori dipendenti under 30.
In cima alla graduatoria dei sindacato veneto figurano i bancari e gli impiegati nelle assicurazioni: lo stipendio mensile è di 1.426 euro. Seguono gli autisti di macchine per il movimento terra e dei muletti, con una retribuzione di 1.230 euro, mentre al terzo posto troviamo il personale dell’esercito che porta a casa 1.207 euro netti al mese.
Si tratta di indicazioni che, evidentemente, possono avere il loro peso anche nella scelta degli istituti superiori e universitari. “Negli anni ’70 e ’80 – ha ricordato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia – è stato il sogno di intere generazioni di giovani. Successivamente, questo impiego ha perso un po’ di appeal anche perché sono venuti meno molti benefit. Ora, guardando il livello retributivo medio, un posto di lavoro in banca è diventato il più attrattivo dal punto di vista economico, anche se rispetto ad un tempo perfino gli istituti di credito non sono più in grado di garantire il posto fisso a vita”.
“Oltre a ciò – ha concluso Bortolussi – le professioni di carattere tecnico/professionale ad alta specializzazione hanno scalato molte posizioni in classifica”.
Per contro, gli addetti alle pulizie, con 721 euro, le baby sitter, con 717 euro, i massaggiatori/estetisti, con 705 euro, e le colf, con 559 euro, sono i mestieri dove i livelli retributivi sono i più bassi. “Va precisato – ha aggiunto Bortolussi – che in queste attività sono molto diffusi i contratti part time e l’apprendistato che contribuiscono notevolmente ad abbassare la media retributiva”.
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