Attualità

Stipendi dirigenti scolastici, il doppio di quelli dei docenti ma nessuna crescita salariale nel tempo, il rapporto Eurydice

Come abbiamo riferito, per la prima volta il rapporto Eurydice viene anticipato (rispetto all’uscita ufficiale di ottobre) dalla pubblicazione delle tabelle di riferimento dell’anno scolastico 2020-2021.

Gli stipendi dei dirigenti scolastici, come sappiamo già, sono praticamente il doppio di quelli degli insegnanti. A fronte dei 75mila euro di inizio carriera del dirigente scolastico, ritroviamo per i docenti range remunerativi che vanno da 29mila a 33mila, sulla base del grado di scuola e delle qualifiche.

La forbice si assottiglia di poco a fine carriera, per via del fatto che il docente ha un incremento salariale nel tempo che il dirigente scolastico non ha, stando ai dati in tabella.

Ci riserviamo tuttavia di produrre ulteriori approfondimenti quando alle tabelle Eurydice seguirà il rapporto integrale, atteso a ottobre prossimo.

Va anche detto, che, come leggiamo nella newsletter di Cisl Scuola i dirigenti scolastici percepiscono remunerazioni inferiori rispetto agli altri dirigenti del comparto pubblico: “secondo dati Aran riferiti al 2019 la differenza rispetto ai dirigenti degli Enti di ricerca è di 28.729 euro annui, di 13.060 euro rispetto ai dirigenti dell’Università, di 36.037 euro verso le Funzioni centrali”.
Sul tema, il sindacato auspica che: “si possa iniziare un percorso per armonizzazione le retribuzioni dei dirigenti, non essendovi alcuna differenza nelle competenze e nelle responsabilità attribuite ai dirigenti scolastici rispetto agli altri dirigenti pubblici“.

Di cosa si occupa il rapporto Eurydice?

Oltre alla remunerazione dei dirigenti scolastici, il focus delle analisi di Eurydice ruota attorno agli insegnanti: in Europa sono ben pagati? Quali prospettive di carriera hanno? Di quanto cresce il loro stipendio nel tempo? Hanno guadagnato o perso potere di acquisto? La panoramica comparativa annuale esamina gli stipendi per gli insegnanti di primo inserimento e le prospettive di aumenti salariali nel corso della loro carriera, oltre che le differenze salariali tra i livelli di istruzione, solitamente legate a requisiti di qualifica diversi.

Carla Virzì

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