Da quello che emerge nella bozza del DL Aiuti ter, secondo quanto riporta la sezione economica del Corriere della Sera, ai lavoratori della scuola, docenti e Ata spetterà un bonus da 150 euro nella busta paga di novembre (al massimo a dicembre) nell’ottica di far fronte al caro bollette.
Si tratterà di un’indennità una tantum che arriverà direttamente sul conto corrente. Chi può beneficiarne? Dipendenti, pensionati e partite Iva. “Un contributo sociale di 150 euro per 22 milioni di italiani circa — dice il premier Mario Draghi — che guadagnano meno di 20mila euro, inclusi gli incapienti”.
“L’intervento contro il caro bollette viene ampliato rispetto al precedente pacchetto che prevedeva un bonus di 200 euro per le famiglie con un indicatore Isee non superiore a 12mila euro – spiega il Corriere -. Dunque l’importo è leggermente più contenuto ma la platea più estesa: le coperture finanziarie più ampie”.
Un bonus che dovrebbe spettare anche ai precari della scuola, che in un primo tempo erano stati esclusi dal precedente bonus da 200 euro per un cavillo sui tempi del contratto. Chi resterà fuori, naturalmente, saranno i dirigenti scolastici, alla luce del tetto massimo dei 20mila euro (nell’anno di imposta 2021) quale requisito per ricevere l’indennità, che la categoria dei presidi supera abbondantemente.
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