Stravolti i vertici della Commissione Cultura della Camera: dopo Ghizzoni (Pd) ecco Zazzera (Idv)

Potrebbe venire a determinare un indirizzo politico decisamente diverso, rispetto a quello dell’ultimo quadriennio, la scelta di Valentina Aprea (Pdl) di andare a vestire il ruolo di assessore nella giunta regionale della Lombardia, lasciando così sguarnita la presidenza della VII Commissione Cultura della Camera. Già l’approdo su quella poltrona, concretizzatosi qualche giorno fa, di Manuela Ghizzoni (Pd) e il contemporaneo abbandono della candidatura Pdl, facente capo all’ex vicepresidente Paola Frassinetti, aveva rappresentato un importante segnale. Mutando il leader della Commissione di Montecitorio c’è infatti da aspettarsi non poche ricadute sul fronte della politica scolastica, ad iniziare dai destini di diversi disegni di legge (ad iniziare da quello sulla riforma degli organi collegiali).
A completare l’opera di ristrutturazione dei vertici della struttura della Camera è stata anche, durante la passata settimana, la non proprio attesa elezione come vicepresidente dell’On. Pierfelice Zazzera (Italia dei Valori). Il quale, ha subito spiegato di assumere un impegno che “carica di grande responsabilità”.
Certo, non possiamo aspettarci che la nuova coppia politica, a capo della Commissione Cultura, possa incidere più di tanto: i mesi in cui rimarrà in carica saranno, infatti, al massimo una decina. Terminati i quali si rinnoverà la legislatura. Ma il fatto che siano stati prescelti un esponente del Partito democratico ed uno dell’Italia dei valori la dice lunga su come in pochi mesi siano cambiate la composizione, le strategie e le scelte del governo.
Intanto, è notizia dell’ultima ora, il Pd ha scelto a sua volta il successore della Ghizzoni, come capogruppo del partito sempre nella commissione Cultura della Camera: si tratta di Maria Coscia, eletta all`unanimità nel corso di una riunione dei commissari democratici.
Alessandro Giuliani

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