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Studenti superiori all’estero, 2mila posti con Intercultura in 65 Paesi

Sul nuovo sito internet di Intercultura, dal 1° settembre è giunto il nuovo bando di concorso, aperto fino al 10 novembre, per i programmi all’estero 2017/18.

L’associazione dedita agli studi all’estero ha messo più di 2.000 i posti a disposizione per 65 Paesi di tutto il mondo, riservati agli studenti che frequentano una scuola media superiore, nati tra il 1 luglio 1999 e il 31 agosto 2002.

 

IL NUOVO BANDO E LE BORSE DI STUDIO

Pure nel prossimo anno scolastico gli studenti delle scuole superiori italiane potranno concorrere per più di 1.400 borse di studio totali o parziali (nel 2015/16 le borse assegnate sono state 1.511). Circa la metà provengono dall’apposito fondo di Intercultura e sono già disponibili nel bando pubblicato online per consentire la partecipazione ai programmi degli studenti più meritevoli e bisognosi di sostegno economico (si va dalle borse totali che coprono il 100% della quota di partecipazione, a quelle parziali che coprono una percentuale variabile tra il 20% e il 60% della stessa). A queste se ne aggiungono le altre centinaia, tra borse di studio totali e contributi sponsorizzati, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Intercultura e diverse aziende, banche, fondazioni ed enti locali.

L’elenco, già online con le prime Borse disponibili, viene continuamente aggiornato nei mesi di settembre e ottobre sul sito alla pagina http://www.intercultura.it/borse-di-studio-offerte-da-sponsor) Per gli studenti che frequentano all’estero l’intero anno scolastico, la normativa scolastica italiana riconosce la possibilità di accedere alla classe successiva senza ripetere l’anno. Il Ministero dell’Istruzione ha chiarito in una recente nota (843/2013) che le esperienze di studio all’estero sono “parte integrante dei percorsi di formazione e di istruzione” e che sono “valide per la riammissione nell’istituto di provenienza”.

 

ESTATE 2016, 24% PARTITI PER AMERICA LATINA E 14% PER ASIA

Dalla Cina alla Colombia, dall’Indonesia al Brasile, sono proprio in tutto il mondo le destinazioni scelte dagli studenti di Intercultura per frequentare il nuovo anno scolastico all’estero. 2.005 ragazzi tra i 15 e i 17 anni sono già partiti o si stanno imbarcando, scaglionati nel corso di tutta l’estate, per un’esperienza che ricorderanno per sempre, per un periodo che varia dalle poche settimane a un intero anno scolastico, ospitati da una famiglia locale e frequentando una scuola superiore con i ragazzi di pari età. Il 75,2% di questi ragazzi per un totale di 1.511 di loro, parte con una Borsa di studio totale o parziale erogata dal fondo Borse di studio di Intercultura o da uno dei numerosi sponsor che investono nel futuro dei figli dei propri dipendenti o dei giovani più promettenti del loro territorio.

 

UN’ESPERIENZA CHE DURA TUTTA LA VITA

“Quest’estate – spiega Roberto Ruffino, segretario generale dell’Associazione – più di 2.000 studenti da tutta Italia hanno fatto il primo passo di una storia che durerà per tutta la loro vita e che li aiuterà a scoprire i loro talenti nascosti. Questi adolescenti hanno deciso di accettare una sfida, un percorso educativo, un’esperienza che contribuisce alla loro crescita, e che li aiuterà a diventare la prossima generazione di innovatori, di coloro che costruiranno il cambiamento. A partire dai nostri studenti, fino alle famiglie, alle scuole e comunità, i programmi di Intercultura cambiano la vita delle persone. Questo è quello che chiamiamo l’effetto Intercultura”.

 

QUASI IL 50% DEGLI STUDENTI RAGGIUNGE POI L’ECCELLENZA

“Che i tempi stiano finalmente cambiando – spiega una nota – e che anche la scuola italiana si stia rendendo conto della crescita umana e disciplinare di cui beneficiano gli adolescenti che trascorrono un periodo lungo di studio all’estero, è dimostrato dai risultati di un questionario posto anche quest’anno da Intercultura agli studenti che hanno partecipato a un programma all’estero e che hanno appena affrontato la maturità. Su 425 risposte, 103 studenti hanno preso il massimo dei voti: 100 o 100 e lode e 93 hanno ottenuto tra 91 e 99; in altre parole, quasi la metà (il 46,2%) di chi ha risposto ha conseguito risultati d’eccellenza”.

 

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Alessandro Giuliani

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