“Valutazione del servizio pre-ruolo svolto nella scuola paritaria. Una certezza che deve diventare realtà. Non c’è vera parità se ai suoi docenti non viene riconosciuto il proprio lavoro in sede di mobilità e ricostruzione di carriera!”
Questo è il motto che campeggia da qualche tempo sulla pagina del Sottosegretario Toccafondi, sottoscritto da un gruppo sempre più crescente di docenti, nei confronti dei quali lo Stato italiano, rappresentato dal M.I.U.R. nella persona del suo ministro pro tempore, sta applicando una condotta che abbraccia lapalissianamente il principio di discriminazione lavorativa.
Dal momento che un servizio legalmente prestato in conformità alla legge n.62/2000 è stato nuovamente annullato in un eccesso di potere e in assenza di ragionevole motivazione in sede di mobilità con il CCNI 2017/2018, il Comitato nazionale per il riconoscimento del servizio nella paritaria ha deciso di denunciare al Parlamento Europeo la violazione e la falsa applicazione della Legge n.124/1999.
Tutti i docenti interessati potranno usufruire gratuitamente della petizione, redatta dall’avv. Fasano di Palermo e messa a disposizione degli istanti nella sezione file della pagina Facebook del neo Comitato.
“La giustizia è il fermo e assiduo desiderio di rendere a ciascuno il dovuto” (Giustiniano).
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