I lettori ci scrivono

Sull’utilità ed il danno dell’insegnamento della storia

Per la scuola pubblica degli Stati moderni lo studio della Storia ha sempre rappresentato una questione delicata, spinosa, ma centrale, un veicolo di informazione e formazione identitaria imprescindibile come per la religione lo è solo il catechismo.

Fu proprio per questo che alla fine dell’Ottocento Nietzsche volle denunciare l’ipertrofismo storico della propria epoca, figlio dei sempre più emergenti ed accesi ardori nazionalisti, a favore di una Storia criticamente orientata per il presente. Da versanti opposti sia Nietzsche che Croce coltivarono quindi l’idea che lo studio della Storia sia sempre un bisogno nato dalle concrete vicissitudini del proprio tempo.

Tale idea, in realtà, non solo è condivisibile, ma è già sempre data per chi la Storia si appresta a raccoglierla e a narrarla. L’oggettività della narrazione storica – non dico del singolo fatto storico – è sempre compromessa e resa spuria dall’attualità della propria origine. Pertanto, provare a descrivere il dibattito storiografico e le diverse filosofie della Storia succedutesi nel tempo significa scrivere o riscrivere in altro modo la Storia stessa. Idealisti, materialisti, spiritualisti, cultori della storia evenemenziale, formalisti, strutturalisti, storici delle Annales, positivisti, archeologi, antiquari, le innumerevoli volture degli storicismi hanno tutti in modo proprio contribuito ad alimentare un dibattito lungo quanto la storia stessa – come dicevo prima.

Tuttavia, nelle scuole la Storia è stata presentata sempre come un dato o una somma di dati da apprendere, una sequela di quadri riproposti nel corso dei diversi cicli: ora come Storia nazionale e risorgimentale, ora come Storia risorgimentale fascista, ora come Storia di resistenza e di controversa lotta di classe. In ogni caso, è interessante osservare come tale sforzo pedagogico e didattico sia stato sempre utile alla sua evasione, dimenticanza, noia da parte dei poveri sottoposti allievi.

A fronte della vivacità del dibattito storiografico e filosofico riguardo la narrazione degli eventi e perciò della narrazione del vero e del falso, del bene e del male, del bello e del brutto, sembrerebbe che la scuola di Stato abbia percorso il sentiero inverso, polveroso e monotono di un incomprensibile quietismo sino alla sua evidente neutralizzazione nei diversi curricula disciplinari odierni.

Oggi la Storia si dice, infatti, al biennio geostoria come se spazio e tempo non fossero categorie istitutive della Storia; nei licei è stata poi di fatto – complice l’avariata marmellata dell’atipicità delle classi di concorso – separata dalla filosofia, relegandola così ulteriormente a ruolo ancillare, ancillare persino nei confronti dell’educazione civica, divenuta nel frattempo indistinto frasario comune.

Insomma, l’ora di Storia come l’ora di Religione!

Ma forse proprio verso questa storica catechesi Nietzsche, in una delle sue più celebri Considerazioni inattuali, volle scagliare il proprio ardore critico, convinto da professore presto dimissionario e da filosofo militante che ne andasse della verità e perciò della vita stessa.

L’arte e la scienza in Italia, più o meno come altrove, sono libere sino a quando sono quiete, encomiabili, insomma, inutili per ciò che non si è potuto, combattendo, ancora manifestare diversamente.

Carlo Schiattarella

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Alla preside Savino hanno scritto ‘Stai zitta!’: “se fossi stata un uomo non l’avrebbero fatto, le donne in posizioni apicali danno ancora fastidio”

"Pur non sottovalutando le offese rivoltemi in quanto antifascista, spiacevoli ma non originali, sono convinta…

28/04/2024

Minacce alla preside Savino di Firenze autrice di una circolare antifascista: tre lettere con intimidazioni ed escrementi. La Digos indaga

Riceve periodicamente minacce e pesanti insulti la preside Annalisa Savino, dirigente del liceo scientifico Leonardo…

28/04/2024

Facoltà di Architettura, prove di ammissione entro il 30 settembre 2024: il decreto

Il Ministero dlel'Università e Ricerca ha pubblicato il Decreto Ministeriale n. 627 contenente le modalità e…

28/04/2024

Biblioteche scolastiche, domande entro il 3 maggio 2024 per accedere al fondo per la promozione della lettura

Scade alle ore 12 del 3 magigo 2024 il termine per presentare domanda per accedere…

28/04/2024

Rilevazione permessi legge 104/92, scadenza del 30 aprile 2024: i dati da comunicare

La consueta scadenza del 31 marzo per la rilevazione dei permessi di cui alla legge…

28/04/2024