“Accogliamo con soddisfazione la decisione del Tar del Lazio, competente in materia, che ha rigettato l’istanza cautelare presentata dalla Regione Puglia contro il progetto di dimensionamento scolastico previsto dal PNRR e attuato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Nelle motivazioni della decisione viene chiarito che nei contenziosi portati avanti dalle regioni non c’è alcun danno grave e irreparabile che giustifichi una misura cautelare. Avanti, dunque, nell’attuazione della misura, richiestaci dall’Europa, che non prevede la chiusura di plessi ma solo l’ammodernamento del nostro assetto organizzativo, attraverso l’eliminazione progressiva delle reggenze. Grazie a questa riorganizzazione avremo scuole più efficienti e risparmi per 88 milioni di euro; risorse che potranno essere reinvestite per il personale scolastico e non solo”.
Così Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito.
Nella giornata del 30 ottobre il TAR Campania ha esaminato il ricorso presentato dalla Regione e ha deciso di sospendere ogni operazione in quanto, secondo la Regione stessa, la norma potrebbe essere invasiva delle norme primarie che prevedono legislazione concorrente.
Per dirimere la questione il TAR ritiene necessario trasmettere gli atti alla Corte costituzionale che potrebbe esprimersi anche in tempi brevi.
Allo stato attuale l’esito è incerto perché, sulla base di una precedente sentenza alla luce del Titolo V, i criteri e i parametri imposti dalla legge di bilancio (si parla dell’articolo 1, comma 577 della legge 197/2022) dovevano essere stabiliti previo tentativo di accordo in Conferenza Unificata.
Il TAR afferma che la questione di legittimità costituzionale non è manifestamente infondata e per questo motivo tutta la controversia dovrà essere affrontata dalla Corte Suprema.
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