Categorie: Alunni

Tasse scolastiche, esonero per gli studenti di quarta e quinta superiore

Le deleghe alla legge 107/2015 portano buone notizie alle famiglie, che potranno evitare di pagare le tasse scolastiche anche per le classi quarte e quinte.

Questo tema, è previsto dal decreto sul diritto allo studio, approvato qualche settimana fa dal Governo e prevede, fra le altre misure, borse di studio potenziate, sussidi didattici per gli studenti disabili e risorse per l’acquisto di libri.

I costi dell’operazione, che riguarderà tutti gli attuali 2.626.647 alunni delle superiori, saranno coperti dal Fondo La Buona Scuola istituito dalla L.107/2015, che vedrà una spesa totale di 30 milioni di euro, suddivisi in 10,4 milioni per il 2018 e 29,7 milioni nel 2019, destinati a borse di studio per sussidi didattici, acquisto di libri, ma anche per il trasporto e l’accesso a beni e servizi di natura culturale. Inoltre, verranno stanziati 10 milioni per l’acquisto di sussidi didattici per gli alunni disabili.

Nello specifico, il Miur dovrebbe sborsare l’onere complessivo dell’esenzione per 492.047 alunni di IV e 454.590 di V per le tasse di iscrizione (€ 6,04), di frequenza annuale (€ 15,13), d’esame (€12,09) e di diploma (€16,13). 

Il decreto prevede inoltre che, le istituzioni scolastiche, dopo aver stipulati accordi specifici con Enti locali, potranno promuovere servizi di comodato d’uso gratuito per gli studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado per la fornitura dei libri di testo e dispositivi digitali dedicati all’attività didattica.

Ricordiamo, come si legge su Il Sole 24ore, che l’esonero delle tasse scolastiche per gli studenti di quarto e quinto anno saranno gestiti in base all’ISEE, fasce che saranno determinate con un decreto del Miur, dopo un’intesa in Conferenza unificata Stato-Regioni-Città.

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Il decreto sul diritto allo studio, attiverà poi supporti e servizi telematici per gli alunni ricoverati in ospedale e per l’istruzione domiciliare, autorizzando dal 2017 la spesa di 2,5 milioni di euro grazie alla riduzione del fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa ex L.440/1997, ma senza intaccare l’organico dell’autonomia o assumere altro personale a tempo determinato.

Inoltre è prevista l’istituzione di una Conferenza Nazionale per il diritto allo studio, che avrà il compito di monitorare l’attuazione della delega, esprimere pareri, elaborare proposte e redigere ogni 3 anni un rapporto sul diritto allo studio. Inoltre dovrà avanzare proposte per il potenziamento della Carta IoStudio e l’integrazione di ulteriori benefici e agevolazioni nelle singole regioni. 
A tale Conferenza, che sarà convocata dal Ministero almeno 1 volta l’anno, parteciperanno 2 rappresentanti per le associazioni dei genitori e degli studenti, un delegato delle Consulte provinciali degli studenti, 3 membri ministeriali, ma anche rappresentanti del ministero dei beni culturali ministero dei Trasporti, Conferenza Stato-Regioni, Anci e Upi.

 

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Fabrizio De Angelis

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