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Tatuaggi: stop a inchiostri tossici anche per garantire gli adolescenti

Entrano in vigore le nuove norme europee per assicurare che i prodotti iniettati sottopelle siano più sicuri e meno rischiosi per la salute delle persone e dunque stop agli inchiostri per tatuaggi e trucco permanente che contengono sostanze cancerogene e tossiche. 

Dovrebbero sparire dal mercato circa 4mila sostanze, anche se godranno di una speciale deroga di un anno, fino a gennaio 2023, i pigmenti Blue 15 e Green 7, per i quali la Commissione europea e gli Stati membri hanno deciso di concedere più tempo all’industria per trovare soluzioni alternative.

Le nuove norme richiedono dunque che gli inchiostri colorati siano realizzati limitando l’uso di sostanze rischiose per la salute, e infatti secondo le statistiche sono circa il 12% gli europei tatuati, compresi gli adolescenti fra i quali questa moda si sta diffondendo.

Le restrizioni coprono sostanze cancerogene, mutagene e tossiche, quelle irritanti per pelle e occhi, cosicché si possa stabilire una riduzione delle reazioni allergiche croniche e di altre reazioni cutanee di tipo infiammatorio dovute agli inchiostri per tatuaggi e trucco permanente, compresi effetti più gravi quali tumori o danni al Dna o al sistema riproduttivo potenzialmente causati dalle sostanze chimiche usate negli inchiostri.

La Commissione, che ha adottato le restrizioni nel dicembre 2020, si è basata su studi che mostrano prove di allergie e problemi della pelle dovuti a tatuaggi.

Lo scopo delle nuove norme Ue è dunque quello di armonizzare le diverse legislazioni nazionali, tenendo conto che le restrizioni introdotte sulle sostanze tossiche o cancerogene sono già in vigore in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Slovenia. In Italia sono presenti solo le linee guida del Ministero della Salute.

Pasquale Almirante

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