E’ polemica a Vicenza, dopo la denuncia del consigliere veneto del Pd Andrea Zanoni: una madre ha raccontato al politico che un istituto tecnico vicentino ha inserito tra le attività formative fatte fare agli alunni minorenni la pratica del tiro a segno portandoli al poligono di tiro.
Ne dà notizia l’ANSA, che riporta la testimonianza della madre, confermando che “almeno due classi prime” dell’istituto commerciale Almerico da Schio sono state condotte al poligono quattro volte, l’ultima delle quali è stata validata come verifica scolastica per scienze motorie. “Ero assolutamente contraria che mio figlio partecipasse – dice la mamma – ma non potevo rischiare che avesse un brutto voto in pagella”.
Il commento di Zanoni arriva su Facebook: “l’utilizzo di pistole ed armi, seppur ad uso sportivo, scrive sulla propria pagina l’esponente del PD, non deve essere promosso in alcun modo dalla scuola pubblica. Non è accettabile che la scuola diventi luogo nel quale facilitare l’avvicinamento e la pratica di strumenti che, al netto del risvolto sportivo, restano drammaticamente ed in via prioritaria strumenti di offesa e morte”.
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