Toscana, assegnati gli incentivi a 252 studentesse “scientifiche”

I voucher, il cui importo oscilla da un minimo di 356 a un massimo di 1.000 euro, sono stati assegnati a tutte le studentesse che avevano i requisiti per fare domanda.

La graduatoria è stata appena approvata e sarà pubblicata sul prossimo numero del Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, consultabile on line nei prossimi giorni sul sito http://www.rete.toscana.it/sett/poledu/voucher/studentesse.htm.
La decisione di offrire un incentivo per incoraggiare le studentesse a intraprendere un percorso di studi a indirizzo tecnico-scientifico è stata presa dalla Regione, su proposta dell’assessore all’istruzione Gianfranco Simoncini, per colmare il divario di genere e contrastare il calo costante di iscrizioni di alcune facoltà che hanno visto assottigliarsi, negli ultimi anni, il numero delle ragazze. Basti pensare che, nel 2005-2006, gli iscritti alla facoltà di ingegneria erano 2.447, di cui 1988 maschi e 459 femmine. A fisica, su 162 iscritti, 123 erano i maschi e appena 39 le femmine.
I voucher della Regione sono destinati alle studentesse che, nell’anno accademico 2006-2007, hanno deciso di iscriversi ad alcuni corsi di laurea di primo livello in Chimica, Chimica applicata, Fisica, Ottica, Matematica, Statistica, Ingegneria. Il bando è stato pubblicato nell’ottobre scorso e le domande sono state presentate entro il 30 novembre.
“Con questo incentivo – spiega l’assessore Simoncini – ci proponiamo di dare un contributo al superamento di un importante divario di genere, che penalizza in primo luogo le ragazze che vogliono intraprendere un percorso di studi tecnico-scientifico, ma che costituisce, più in generale, un ostacolo al pieno sviluppo delle risorse umane, elemento su cui occorre puntare con forza per ridare competitività al sistema economico”.
Gli studi in campo scientifico e tecnologico sono stati a lungo una prerogativa maschile. Le professioni legate a questi titoli di studio, altamente qualificati, consentono di accedere ad impieghi chiave per lo sviluppo economico. In Europa i laureati maschi in discipline scientifiche e tecnologiche sono più del doppio dell’analoga quota femminile. 
In Toscana nel 2003 i laureati complessivi in scienze e tecnologia erano il 13,5% ogni mille abitanti fra i 20 e i 29 anni. Un numero globalmente ancora troppo basso ma che rende realistico l’obiettivo di Lisbona che prevede l’aumento, di almeno il 15%, dei laureati in materie scientifiche. Se a questo dato uniamo quello sul lavoro delle donne (gli obiettivi di Lisbona ci dicono che, entro il 2010, il tasso di donne occupate deve arrivare al 60%, oggi in Toscana siamo sul 54,1%), risulta evidente l’importanza di dare impulso a un’occupazione femminile altamente qualificata.
Redazione

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