Toscana, finanziamenti contro l’abbandono

La Regione Toscana, confermando una scelta già compiuta nei precedenti anni, ha previsto che le ragazze ed i ragazzi che dopo la scuola media intendono conseguire una qualificazione professionale debbano iscriversi ad un istituto professionale statale, “di modo che che sia possibile differire nel tempo la loro scelta di abbandonare il canale dell’istruzione che la riforma Moratti anticipa pericolosamente a subito dopo la terza media”.
Per realizzare queste attività durante l’anno scolastico 2006/2007 è stato firmato un protocollo di intesa tra l’assessore regionale all’istruzione Gianfranco Simoncini e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana Cesare Angotti. Al centro dell’accordo l’interscambio di conoscenze tra il mondo del lavoro e della scuola; la possibilità per coloro che hanno compiuto 15 anni di alternare periodi scolastici a stages aziendali; il sostegno agli studenti che si trovano in una situazione di indecisione sul loro futuro percorso scolastico con tutor dedicati e programmi di riorientamento. 
Il finanziamento di due milioni e mezzo di euro sarà trasferito direttamente alle scuole al termine della fase di valutazione dei progetti effettuata dalle Province e dal Circondario Empolese-Valdelsa, attualmente in corso.
Per l’assessore Simoncini “il protocollo di intesa punta a mentenere nell’ambito dell’Istruzione scolastica anche le ragazze ed i ragazzi che, stante l’attuale legislazione voluta dal precedente governo, dopo la terza media optano per un percorso di qualificazione professionale”.
L’assessore aggiunge: “la Regione Toscana proprio sulla base delle positive esperienze di integrazione maturate in questi anni in cui è sempre stata garantita la centralità della scuola per l’istruzione dei giovani fino ai 16 anni, non intende, allo stato attuale, per tale utenza dar vita in Toscana a percorsi esclusivamente regionali di formazione professionale, i quali, pur essendo previsti anche nella finaziaria in approvazione in questi giorni, possono portare in via di fatto alla progressiva costituzione di un canale parallelo regionale per l’assolvimento dell’obbligo scolastico, confermando invece la centralità della scuola per tale fine”.
L’offerta di percorsi integrati tra istruzione e formazione professionale nell’ambito del diritto-dovere all’istruzione e formazione prevede, come indicato nel recente piano di indirizzo in attuazione della legge regionale n. 32/2002, la realizzazione di percorsi modellati sul protocollo d’intesa regionale siglato dalla Regione Toscana con i Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro il 24 luglio 2003 ed è inserita nella più ampia offerta formativa destinata ai ragazzi e alle ragazze fino a 18 anni. A indirizzare, monitorare e valutare le attività sarà il Gruppo Tecnico Regionale composto da membri designati dall’Ufficio Scolastico Regionale, da Anci, Urpt, Uncem e Irre Toscana.

Redazione

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