Categorie: Mobilità

Trasferimenti, furbetti della 104: controlli in arrivo per chi ha avuto la precedenza

“Sui furbetti della 104 guai ad abbassare la guardia, soprattutto adesso che si sta effettuando la mobilità straordinaria in molte province italiane”.

L’invito a tenere alta l’attenzione sulla concessione di eventuali permessi “facili” associati all’assistenza per sé e per parenti o affini, introdotti dalla Legge n. 104 del 1992, è arrivato, il 1° agosto, dal sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, nel giorno della contestazione davanti all’ex provveditorato di Agrigento per l’altissimo numero di precedenze di cui si avvalgono i docenti della provincia.

“Abbiamo chiesto agli Uffici scolastici regionali e territoriali di eseguire, al termine di questo percorso – dice Faraone alle agenzie di stampa – controlli e verifiche capillari. La 104 è una legge di civiltà e crediamo sia opportuno, quando possa esserci qualche dubbio su eventuali abusi, attestare la veridicità delle certificazioni e dei benefici conseguenti attraverso un’ulteriore verifica presso gli uffici dell’Inps. Per tutti i casi che non verranno confermati, verrà annullato il trasferimento”.

Ora, è probabile che trattandosi di un altissimo numero di trasferimenti, i controlli dovrebbero scattare a “campione” e non per tutti coloro che se ne sono avvalsi. Faraone, però, insiste e parla di “procedura automatica di verifica, che l’Ufficio scolastico territoriale di Agrigento adotta già e che vogliamo venga estesa, se necessario, al resto del Paese“.

“Lo scandalo agrigentino, scoppiato all’inizio dello scorso anno – continua Faraone -, ha dato il via a un primo serio monitoraggio da parte del Miur, grazie al quale adesso c’è una consapevolezza maggiore e un’attenzione particolare all’uso distorto di una legge pensata per andare incontro a chi ha bisogno perché disabile o perché ne assiste uno”.

Fatto sta che ad Agrigento, sembra che la stragrande maggioranza dei trasferimenti su ambiti territoriali sinora abbia “premiato” proprio i beneficiari della L. 104/92.

“Ma non possiamo fermarci alla fotografia dello stato dell’arte. Metteremo in campo tutte le azioni necessarie per debellare un’anomalia del sistema che danneggia i diritti degli insegnanti”, conclude il sottosegretario.

 

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Alessandro Giuliani

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