Categorie: Mobilità

Trasferimento all’interno della stessa provincia è su scuola e non su ambito

La conquista sindacale più significativa dell’incontro di ieri sulla mobilità è quella di garantire a tutti i docenti che chiedono trasferimento all’interno della provincia di titolarità di trasferirsi nelle scuole e non negli ambiti. Questo significherebbe due cose: “la prima che i docenti che chiedono trasferimenti tra comuni diversi della stessa provincia o tra scuole dello stesso comune, non finiranno negli ambiti e quindi avranno sempre la titolarità in una scuola e la seconda è che non verranno reclutati dai dirigenti scolastici”.

Per cui ciò significa che chi è già di ruolo in provincia si muove su scuola e non su ambito alla pari dei neo assunti in fase 0 e A, per una questione di equità.

Questa apertura potrebbe risolvere anche la questione dei docenti andati in soprannumero nell’ottennio o che andrebbero in soprannumero quest’anno, garantendo loro di ritornare con precedenza nella scuola di precedente titolarità.

Invece la mobilità interprovinciale che è regolata con la precedenza per gli assunti entro il 2014/2015, dovrebbe funzionare per ambiti territoriali e con le regole della vituperata legge 107/2015.

Un altro punto del possibile accordo tra Miur e sindacati è quello di abbattere i vincoli sui trasferimenti, permettendo a tutti i docenti di muoversi oltre all’interno della stessa provincia anche su scala nazionale. È su questi presupposti che si mantiene accesa la speranza di un’ipotesi di accordo. Comunque tutto resta ancora da discutere e da approfondire.

Per questo motivo il tavolo politico-sindacale sulla mobilità 2016-2017 viene aggiornato al prossimo 8 gennaio. Ma su questi presupposti e qualche altro accorgimento il contratto sulla mobilità potrebbe essere firmato, Ancora il percorso risolutivo è lungo e i nodi da sciogliere sono ancora tanti, ma bisogna ammettere che c’è stata la volontà di mantenere accesa la speranza di un accordo che sembrava ormai lontano dal potersi realizzare.

 

Lucio Ficara

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