Attualità

Un paese di poveri: soltanto il 4% dichiara oltre 70mila euro

Sono ancora pochissimi i contribuenti italiani che  dichiarano redditi alti, mentre il Mef fotografa la solita frattura tra il Nord ed il Sud del Paese.

L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (25.330 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (24.770), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (15.630 euro); anche nel 2020, quindi, rimane cospicua la distanza tra le regioni centro-settentrionali e il Sud. 

Frattura che riguarda anche la differenza storica tra autonomi, dipendenti ma soprattutto pensionati: il reddito medio 2020 più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 52.980 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 19.900 euro. 

Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è invece pari a 20.720 euro (più alto in pratica di quello dichiarato dagli imprenditori), quello dei pensionati a 18.650 euro. Infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate risulta di 16.450 euro.

Ma le differenze più marcate si vedono anche nelle “classi di reddito” in un Paese che ha il poco invidiabile record dell’evasione fiscale, oltre 110 miliardi l’anno.

“Analizzando i contribuenti per fasce di reddito complessivo nel 2020 il Mef osserva che circa il 27% dei contribuenti, che dichiara circa il 4% dell’Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro; in quella tra i 15.000 e i 70.000 euro si posiziona circa il 70% dei contribuenti, che dichiara il 67% dell’Irpef totale, mentre solo circa il 4% dei contribuenti dichiara più di 70.000 euro, versando il 29% dell’Irpef totale”. 

Pasquale Almirante

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