Yashoda e Radhika, sorelle di 16 e 14 anni, per andare a scuola devono percorrere 15 chilometri alle pendici dell’Himalaya, versante indiano e con uno dislivello complessivo di circa 500 metri.
Il villaggio chiama Syaba, è a un’altitudine di circa 1.200 metri ed è abitato da 500 persone, nello stato indiano dell’Uttarakhand. Non c’è un percorso esatto, ma Yashoda e Radhika sanno esattamente dove si trovano rocce, dirupi, alberi particolari, compresi gli orsi e i leopardi delle nevi. Ma la cosa più “impegnativa è l’attraversamento del Bhagirathi su un «ponte» di funi e carrucole che trascina un ondeggiante carrello sospeso”.
“Si procede maneggiando le corde e la manovra- spiega Il Corriere della Sera- non è solo faticosa in caso di pioggia, ma anche pericolosa: in tanti ci hanno lasciato le dita. Sull’argine opposto c’è una specie di taxi che le attende”.
Alle 13 suona la campanella di fine lezione e si torna a casa sullo stesso sentiero.
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