La politica economica familiare, di cui tutti parlano da sempre, si riduce a ridicoli sgravi fiscali, mentre ancora sono molte le mamme che portano la carta igienica a scuola e sembra come se lo Stato e le Istituzioni, con gli enti locali, non ci fossero, cosicché ciascuno deve arrangiarsi come può.
Lo Stato, invece di arrampicarsi sugli specchi delle diatribe, inseguendo gli azzeccagarbugli del momento, dovrebbe invece compiere una serie di interventi seri e rigorosi, come, ad esempio, intervenire sullo scandalo degli affitti in nero praticati agli studenti universitari fuori sede, moltissimi dei quali, come sottolinea il Sole 24 Ore, pagano da 300 a 400 euro per un posto letto: dicasi posto letto e non una camera singola.
Come si vede sono cifre da rapina, ma di cui nessuno sembra prendere atto e porre un rimedio, mentre tante famiglie investono per quando possono magari su un corso di lingue all’estero per i figli.
Senza continuamente dare addosso alla scuola che, sicuramente, deve diventare più moderna, ma sulla quale non si possono scaricare tutte le responsabilità, occorrerebbe finalmente che da qualche zona del Governo si passi all’azione, anche perché una Nazione che butta 80 miliardi all’anno nelle slot, forse qualcosa su cui fare autocritica ce l’ha ancora.
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