Categorie: Riforme

Valutazione: Ok della CislScuola

In fatto di valutazione “la direzione è quella giusta”: è questa la posizione della Cisl Scuola a proposito della decisione del Governo di adottare in via definitiva il testo dello schema di regolamento sul sistema nazionale di valutazione.
“La valutazione che serve alla scuola – sostiene il segretario nazionale Francesco Scrima – è quella che le permette di lavorare in modo più consapevole, favorendo la qualità dei risultati e mettendola in condizione di migliorare il servizio reso all’utenza. Non interessa e non serve, invece, una valutazione che si limiti a stilare classifiche, o peggio ancora a erogare premi o infliggere punizioni”.
“Il nuovo regolamento approvato oggi dal Consiglio dei Ministri 
– aggiunge Scrima – ci sembra in linea con il primo modello, lontano dalla caricatura che per troppo tempo qualcuno ha fatto del merito e della valutazione. Anche per questo la CISL Scuola lo ha considerato da subito un documento apprezzabile; il percorso valutativo che propone è ancorato all’autonomia delle scuole, si parte dall’autovalutazione e si traguarda la rendicontazione sociale”.
“Una valutazione correttamente intesa 
– continua ancora il leader sindacale – è fattore essenziale di equità, oltre che di qualità: fattore di promozione e non di discriminazione. Il regolamento ci sembra orientato in questa direzione, che si ricollega in modo coerente alle indicazioni del Quaderno Bianco del 2007”.
Scrima riconosce peraltro che “non mancano punti di debolezza e criticità, a partire dal fatto che non c’è un sostegno adeguato in termini di risorse, senza le quali il sistema non può funzionare efficacemente, così come appare scarsamente credibile, nelle attuali condizioni, il ruolo che può svolgere un corpo ispettivo oggi ridotto di fatto a una realtà solo virtuale”.
Secondo Cislscuola, comunque, bene ha fatto il Governo ad adottare il Regolamento: “Siamo convinti che mentre l’impianto avviato può essere migliorato in fase di gestione, un ulteriore rinvio avrebbe creato un vuoto pericoloso e un danno ben più grave”.

Reginaldo Palermo

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Reginaldo Palermo

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