“E’ chiaro che la linea di condotta intrapresa dall’attuale governo Letta è la stessa – si legge sul profilo Facebook dell’associazione – intrapresa dalla precedente legislatura di Mario Monti. Per risanare il deficit del nostro paese, la strategia di questi governi tecnici o delle ‘larghe intese’, sotto i dettami di Fondo Monetario e Bce, passa attraverso lo smantellamento dello stato sociale, di cui la scuola e l’istruzione sono il primo fondamento. I presidi per mancanza di fondi sono costretti a chiedere il contributo volontario, mentre a gravare ulteriormente sulle famiglie arriva un taglio di 50 milioni di euro destinati al contributo per l’acquisto dei libri di testo da parte delle famiglie stesse. Sono poca cosa gli 8 milioni destinati a questo contributo da parte del trio Letta, Carrozza e Saccomanni. Di fatto non più di un palliativo”.
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