Voto CSPI: Flc-Cgil in testa, avanzano i sindacati di base

I dati sulle elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione affluiscono con lentezza ma confermano la tendenza che avevamo già evidenziato qualche giorno fa.
I numeri di Roma e provincia ci arrivano dall’Unicobas e riguardano il 65-70% delle scuole e rappresentano a questo punto un “campione” più che attendibile.
La Flc-Cgil si conferma il primo sindacato in tutte le componenti (scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado, secondaria di seconda grado e Ata), ma il dato più significativo riguarda l’affermazione dei sindacati di base (Cobas, Unicobas e Anief) e il forte ridimensionamento di Cisl-Scuola.
I numeri sono molto elequonti: Flc-Cgil si avvicina al 32%, i Cobas superano il 12%, lo Snals è poco al di sotto, l’Unicobas sta al 9,50%. Gli altri sindacati sono decisamente lontani: Uil Scuola va poco oltre il 7%, la FGU-Gilda non ci arriva neppure, mentre Cisl-Scuola tocca il 6% (un punto percentuale in più rispetto all’Anief).  
Le sorprese aumentano se si analizzando i risultati delle diverse componenti.
Fra gli Ata i Cobas sono il secondo sindacato (Snals il terzo, Uil il quarto e Unicobas il quinto).
Alle superiori Cobas, Unicobas e Anief insieme arrivano al 30%, mentre nella secondaria di primo grado la classifica vede Cgil al primo posto, davanti a Coba, Anief e Unicobas.
Lo Snals tiene nell’infanzia (secondo dietro a Cgil) dove l’Unicobas e in terza posizione (Cisl al sesto posto dietro a Gilda e Uil). Alla primaria sempre Cgil in testa seguita da Gilda, Cobas e Cisl.
E’ ancora presto per tirare le conclusioni, ma l’avanzata dei sindacati di base e il ridimensionamento degli altri (Cgil esclusa) sembrano ormai due dati certi.
Ma come si spiegano questi numeri?  
Commenta Stefano d’Errico (Unicobas): “Sono bastati 15 giornidi assemblee in orario di servizio (a noi vietate con una vergognosa legge commissionata nel 1997 dai sindacati pronta-firma ai loro partiti di riferimento) per ottenere questo risultato”.
Vedremo nei prossimi giorni se e in che misura il dato romano verrà confermato in altre province.

Reginaldo Palermo

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