Attualità

Zone rosse, Bianchi: “La scuola non chiude, ma dobbiamo proteggere i nostri bambini”

Intervenuto RaiNews24, il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha parlato del momento attuale della scuola:

“Ci siamo trovati in questa situazione, c’è un aumento rapidissimo della variante inglese che colpisce i nostri bambini e quindi dobbiamo mettere al sicuro i nostri ragazzi. La scuola non ha mai chiuso, non chiude. Gli insegnanti sono sempre stati presenti. La parola Dad a me non piace, viene fatta solo in situazioni estreme, non è didattica a distanza, ma di ravvicinamento. Bisogna passare la piena dell’emergenza, siamo come di fronte a un fiume in piena. Abbiamo ristretto moltissimo le zone rosse. Nelle zone rosse non sono le scuole che chiudono ma tutte le attività che si devono fermare. La scuola va avanti con tutti i mezzi di cui disponiamo. Noi non siamo fermi, siamo sempre in collegamento con tutti i nostri ragazzi”.

“La scuola è al centro del nostro Paese – continua Bianchi – e quindi è giustissimo che tutti si preoccupino della scuola. Non dobbiamo lasciare solo nessuno. Le scuole devono rimanere aperte come presidio di una comunità che non si arrende. Sulla didattica digitale abbiamo fatto tantissime esperienze, il termine è “potenziare le nostre capacità educative”. Stiamo governando il problema. Stiamo agendo sui singoli territori che hanno un parametro che è quello dei 250 casi, il livello di guardia per un servizio sanitario adeguato. Abbiamo chiesto di operare in maniera molto calibrata. La scuola sarà l’ultima a sospendere le lezioni in presenza e la prima a riprendere. È l’ultima battaglia, però ci siamo”.

Ancora il ministro: “In questo faticosissimo anno abbiamo avuto tantissime esperienze. C’è un problema di strumenti digitali, bisogna mettere le persone al centro. Possiamo chiedere a tutto il mondo del volontariato di essere vicini ai nostri studenti e alle famiglie. La prima competenza è la socialità, il vivere assieme. Stiamo evolvendo i modi e i contenuti dell’insegnamento. I nostri insegnanti hanno lavorato moltissimo quest’anno e gli va riconosciuto. La scuola, spesso in silenzio, è andata avanti. Ho posto subito il problema della piattaforma, della strumentazione. Il nostro Paese è arrivato in ritardo, lo sappiamo”.

E poi c’è la dispersione scolastica: “Non si tratta di tante ore perse e tante ore recuperate. Si tratta di contenuti. Tante persone sono in una fase importantissima che è la formazione, vanno seguiti uno alla volta come stiamo facendo con i nostri insegnanti. Si parte dai più fragili, da chi ha più difficoltà, eguaglianza e solidarietà. Il recupero della socialità con tutti gli strumenti e attenzione alla singola persona, è un problema di potenziamento, non di allungamento. Bisogna legare quest’anno all’anno prossimo”.

Daniele Di Frangia

Articoli recenti

Maturità 2024 tra Capolavoro dello Studente, Prove Invalsi e Pcto: le novità dell’Ordinanza e cosa c’è da sapere

Si avvicina la data dell'inizio dell'esame di Maturità 2024: quali sono le novità introdotte dall'annuale…

28/04/2024

Quali libri leggere in classe? Un aiuto per i docenti che vogliono far appassionare i propri alunni alla lettura

Quali libri leggere in classe? Spesso per i docenti è difficile selezionare i titoli da…

28/04/2024

Come difendersi dal cyberbullismo? Cosa possono fare i docenti per le vittime e per i carnefici?

Il cyberbullismo, si sa, è un fenomeno ampiamente sdoganato nelle classi italiane, purtroppo. Sono tantissimi…

28/04/2024

Gps e graduatorie Ata 2024, certificazione di alfabetizzazione digitale: come conseguire la Eipass Standard

Nel nuovo contratto scuola, firmato lo scorso 18 gennaio, al comma 10 dell'articolo 59 c'è…

28/04/2024

Concorso dirigenti scolastici, simulatore e corsi di preparazione ai quesiti in attesa della prova scritta

Come abbiamo scritto si è svolto il 23 ottobre, presso il ministero dell’Istruzione, l’incontro sul concorso ordinario…

28/04/2024

Le classi separate del generale Vannacci (imposto da Salvini) imbarazzano il Governo, pure Valditara prende posizione. La scuola all’unisono: il disabile è una risorsa

L’uscita a gamba tesa del generale Roberto Vannacci sull’opportunità di creare classi separate con alunni…

28/04/2024