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Autismo: 500 mila famiglie coinvolte

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Secondo gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, un bambino ogni 100 presenta un disturbo dello spettro autistico, ma il fenomeno è in crescita e in Italia il problema coinvolge circa 500.000 famiglie.

2 aprile: giornata mondiale

Il comunicato in vista della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo del 2 aprile, nel quale viene pure annunciata la nascita di un network internazionale per sviluppare e condividere protocolli di valutazione, diagnosi e trattamento ‘open-access’.

L’esordio dell’autismo è precoce (fra i 14 e i 28 mesi) e la malattia dura per tutta la vita. Si tratta di una patologia del neurosviluppo caratterizzata da un’organizzazione atipica di alcune funzioni mentali e delle relative aree del cervello.

Origine genetica?

L’origine è genetica, ma sono implicati anche fattori ambientali, come l’esposizione ad agenti inquinanti durante la gravidanza. Altri elementi di rischio, l’età avanzata dei genitori (soprattutto del papà), il basso peso alla nascita o la forte prematurità.

La probabilità che nasca un bambino con autismo supera l’1%, con una maggior prevalenza tra i maschi rispetto alle femmine (il rapporto è di 4 a 1).

Circa il 50% delle persone con autismo presenta anche una disabilità cognitiva. In generale queste persone manifestano una particolare attenzione per alcuni stimoli sensoriali, hanno una predisposizione a comportamenti ripetitivi e a routine rigide, ma anche una scarsa attitudine e motivazione all’interazione sociale reciproca.

L’autismo, infatti, compromette la capacità di interagire e di comunicare con gli altri.

Non esiste ancora una cura che consenta di guarire dall’autismo, ma esistono trattamenti, come il parent training, che migliorano significativamente la sintomatologia e la qualità di vita.

All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù si effettua da anni una ‘terapia cooperativa mediata dai genitori’ che si rivolge a tutto il nucleo familiare e coinvolge il bambino a partire dall’età prescolare, a volte subito dopo la diagnosi. Il percorso dura 6 mesi: si inizia con una seduta a settimana e si finisce con una cadenza mensile.