Tutto frutto di un raid punitivo che un 15enne ha organizzato e pianificato con un piano strategico creando un gruppo su Whatsapp. La missione punitiva, scrive La Stampa, è cominciata davanti a una scuola superiore ed è proseguita in una piazza poco distante.
Le vittime, secondo quanto accertato dai carabinieri, avrebbero avuto, nei giorni precedenti, una discussione con il promotore del gruppo e alcuni suoi amici.
Un docente di scuola primaria non può improvvisare una lezione sull’educazione sessuale e sull’affettività: si…
"Arte e musica possono avere sempre più spazio nei nostri programmi scolastici, per questo ho…
Qualora il personale ATA interessato rinunci all’incarico relativo all'organico aggiuntivo Pnrr e Agenda Sud, resta…
Gli alunni distratti possono rappresentare una sfida per gli insegnanti in classe. Spesso sono facilmente distratti da stimoli…
Nell’appuntamento di oggi con la rubrica di consulenza scolastica, il prof. Lucio Ficara risponde ad alcune domande sul concorso…
Si parla ancora di educazione sessuale a scuola, ma stavolta in relazione ad un caso…