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54 libri di matematica vietati in Florida

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Il governatore della Florida, in Usa, ha deciso di vietare 54 dei 132 libri di testo di matematica proposti per le scuole elementari e medie. La matematica in Usa diventa opinione e le opinioni, come nei paesi dittatoriali, quando non piacciono vanno bloccate. 

Infatti, secondo il Dipartimento dell’Istruzione, i testi vengono rifiutati perché “incorporano argomenti proibiti o strategie non richieste, tra cui l’apprendimento socio-emotivo e la teoria critica della razza”, rifiutandosi però di fare precise citazioni perché questo avrebbe violato i diritti d’autore del libro. Uno Stato importante della democratica America s’impantana perfino sul suo stesso divieto, arzigogolando argomenti strampalati, anche se la realtà delle cose sembra essere alquanto visibile.

Infatti sull’apprendimento socio-emotivo, si teme che aiutare gli scolari a diventare consapevoli delle proprie emozioni e imparare a gestirle sia dannoso, mentre la teoria critica della razza sarebbe lo spauracchio dei repubblicani, perchè analizza come il razzismo sia entrato nei gangli delle stesse istituzioni, diventando sistemico. 

Sembra tuttavia che il governatore della Florida, oltre a essere stato un sostenitore di Donald Trump, sia anche un negazionista della pandemia contrario a maschere, vaccino e lockdown, e ora si erge a paladino delle rivendicazioni dei bianchi conservatori che si sentono sopraffatti dai movimenti per i diritti dei gay, dal matrimonio omosessuale, dall’uscire allo scoperto di personalità transgender, per non parlare del movimento per i diritti degli afroamericani, di Black Lives Matter e della crescente pressione perché si trovi un modo di ripagare i discendenti degli schiavi.

Ma non solo, sembra abbia pure firmato una legge che limita il modo in cui vengono discussi e insegnati in classe l’orientamento sessuale, l’identità di genere e le abilità socio-emotive. La legge sarebbe stata concepita per ridare ai genitori autorità su quello che i figli studiano e consente alle famiglie di far causa alle scuole, se vedono che le direttive vengono violate.

La libertà di insegnamento, di cui i docenti italiani godono, in quello Stato è un optional.