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Esami di Stato, dopo le polemiche si torna in classe per i quiz

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Dopo le polemiche per le sviste dei tecnici del ministero in alcune tracce della prima e seconda prova, i 470.000 candidati impegnati negli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo tornano in classe lunedì 23 giugno per essere sottoposti all’ultima verifica scritta: la terza, composta da una serie di domande su non più di cinque materie e la cui tipologia varia in base alle scelte dei commissari.
Al termine delle prime due prove, ogni commissione d’esame (composta dal presidente esterno, tre commissari interni ed altrettanti provenienti da altre scuole) ha infatti preparato la verifica, anche sulla base delle indicazioni date dai professori del quinto anno trascritte nel ‘Documento di classe’ realizzato per legge entro il 15 maggio di ogni anno.
Introdotta nel 1998 attraverso un decreto ministeriale, la terza prova può contenere diverse tipologie di domande: si va dalla trattazione sintetica di argomenti (non più di cinque), ai quesiti a risposta singola (da dieci a quindici), fino a quelli (forse più comuni) a risposta multipla (da trenta a quaranta).
E’ possibile proporre anche problemi scientifici a soluzione rapida, tali cioè da non richiedere calcoli complessi (al massimo due), i casi pratici e professionali (anche questi non più di due) oppure lo sviluppo di un vero e proprio progetto.
Se non è stata già affrontata nel secondo scritto, ogni commissione ha l’obbligo di dedicare “un breve spazio – spiega la normativa – destinato all’accertamento della conoscenza della lingua o delle lingue straniere comprese nel piano di studi dell’ultimo anno”: si tratta di una breve esposizione in lingua o, in alternativa, una risposta breve su uno degli argomenti o uno dei quesiti, a scelta del candidato, fra quelli proposti dalla commissione nell’ambito delle varie tipologie.
Lo scorso anno le oltre 12 mila commissioni degli esami di Stato proferirono in prevalenza far svolgere i quesiti a risposta libera: con una percentuale del 48,8%, che risultò anche superiore a quella del 2006 (45,92%). Seguì la tipologia mista di quesiti e test con una percentuale del 19,1% rispetto al 21,79% , sempre dell’anno precedente. I quesiti a scelta multipla, i cosiddetti test, si attestarono sul 15,5% (15,81% nel 2006), mentre la trattazione sintetica di argomenti, fu prescelta dal 14,5% delle commissioni, con un percentuale però maggiore nei licei.
Terminata la terza prova, nel pomeriggio o al massimo il giorno dopo, i commissari si metteranno all’opera per la correzione degli scritti: dopo averne pubblicato gli esiti (presumibilmente il 26 e 27 giugno) stabilirà anche ufficialmente la data di inizio degli esami orali (comunque attorno al 28 giugno), che in genere hanno il loro epilogo nella seconda decade di luglio.