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Concorso Ds in Lombardia, per salvarlo la Lega presenterà una mozione al Governo

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Una mozione che impegni il Governo ad attivarsi affinché siano assunti, almeno per l’anno scolastico in corso, i circa 350 candidati risultati idonei del concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici in Lombardia. A presentarla sarà nei prossimi giorni la Lega Nord, convinta che l’attuale situazione di stand by sul concorso, in attesa della sentenza sul ricorso presentato da un gruppo di esclusi, per la nota vicenda delle buste trasparenti contenenti i dati dei partecipanti alla prova scritta, stia pregiudicando il normale andamento delle attività organizzative e didattiche degli istituti lombardi.
Secondo i parlamentari Erica Rivolta e Mario Pittoni non vi sono altre possibilità che intervenire a livello di Governo, a costo di attivare “accordi stragiudiziali. È inoltre necessario evitare – hanno scritto il 24 settembre Rivolta e Pittoni – la mobilità interregionale da parte di vincitori appartenenti ad altre regioni, al fine di scongiurare che i posti assegnati in Lombardia vengano coperti da chi ha vinto il concorso in altre regioni. Chi ha superato con merito il concorso per dirigenti scolastici deve essere immesso in ruolo immediatamente e grazie alla Lega Nord la battaglia per la meritocrazia nella scuola adesso approda in Parlamento”.
Dalla loro parte c’è anche la larga maggioranza del Consiglio regionale della Lombardia:
“Dopo l`approvazione della nostra mozione – ha detto il presidente della commissione Istruzione, Massimiliano Orsatti, primo firmatario della mozione regionale – sarà il Parlamento a doversi esprimere chiedendo al Ministro Profumo di risolvere una questione paradossale che mina alla base il buon funzionamento della scuola lombarda”.
Su un epilogo favorevole ai vincitori del concorso nei giorni scorsi si è espresso anche il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, almeno secondo alcuni resoconti giornalistici: il responsabile del dicastero di viale Trastevere avrebbe anche in serbo una “contromossa” legislativa qualora l’attesa sentenza del Consiglio di Stato dovesse dare ragione ai ricorrenti e far naufragare il concorso per nuovi dirigenti.