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Università, il 22 gennaio confronto a Roma “tra e con” le forze politiche per salvarla e rilanciarla

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Un confronto pubblico per salvare e rilanciare l’Università italiana è in programma “tra e con” le forze politiche, ad un mese dalle elezioni di fine febbraio, per il giorno martedì 22 gennaio 2013, alle 10,30 a Roma, all’interno del centro congressi Cavour.
Interverranno gli esponenti di Federazione dei Verdi, FLI, Fratelli d’Italia, IDV, Lega Nord, PD, PDL, Rifondazione Comunista, Rivoluzione Civile, SEL, UDC.
Ad organizzare l’incontro sono state le organizzazioni e le associazioni universitarie, che hanno più volte denunciato la condizione drammatica in cui versa l’Università italiana, aggravata dal recente Decreto Legge sulla spending review.
“La Legge 240/2010 – spiegano gli organizzatori – si è rivelata in buona parte inapplicabile e funzionale ad una gestione rigidamente burocratica, centralizzata e verticista degli atenei. Una gestione che si è affiancata alla progressiva riduzione di finanziamenti, di organici, di strutture e percorsi formativi, nell’ambito di una complessiva politica di ridimensionamento del sistema pubblico in tutti i settori. L’attuale governo invece di intervenire sui limiti e le contraddizioni di quella legge, e di segnare un cambio di passo rispetto al precedente governo, ha ulteriormente ridotto i già limitati spazi di democrazia negli Atenei per mezzo di ricorsi ai TAR su Statuti giudicati ‘troppo democratici’, ha prorogato il mandato dei rettori in scadenza ed ha lasciato accrescere i poteri e le prerogative dell’ANVUR ben al di là del mandato di legge”.
E ancora: “se il referendum sull’abolizione del valore legale del titolo di studio voluto dal governo – continuano le organizzazioni e associazioni universitarie – si è dissolto grazie all’opposizione venuta dal mondo dell’istruzione e della ricerca, si porta a compimento lo svuotamento del diritto allo studio con il progressivo aumento della tassazione studentesca e del numero dei corsi a numero chiuso o programmato. Infine, il perdurare del blocco sostanziale delle assunzioni e delle opportunità di carriera rischia di essere aggravato dalla messa in opera di procedure arbitrarie, illogiche e farraginose di abilitazione scientifica nazionale”.
È duro anche il giudizio nei confronti dell’attuale ministro uscente, Francesco Profumo, “che ha proseguito nell’opera di smantellamento, rifiutando il confronto con l’insieme delle rappresentanze del mondo universitario”. Per gli organizzatori dell’incontro è quindi “sempre più urgente modificare le norme sull’Università per andare in una direzione opposta e contraria a quella finora seguita e che si vorrebbe continuare a perseguire”.
Durante l’incontro del 22 gennaio verranno quindi presentati e discussi una serie di punti, da realizzare “subito per rilanciare il ruolo fondamentale dell’Università per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del Paese. L’attuale crisi impone – come in altri Paesi – di puntare/investire sull’Università, invece di utilizzare la crisi stessa come pretesto per la sua demolizione a vantaggio di potentati economici e accademici”.