Home Archivio storico 1998-2013 Riforme Gestire gli organici in modo più equo

Gestire gli organici in modo più equo

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Intervistata dalla trasmissione radiofonica “Prima di tutto” il ministro Maria Chara Carrozza ha dichiarato: “Il mio tentativo è quello di fare un migliore dimensionamento dell’organico che serve davvero alla scuola”.
Ed ha anche aggiunto: “Ci sono regioni che hanno avuto un aumento della popolazione giovabile come l’Emilia Romagna e altre che invece hanno registrato un significativo calo. Bisogna riuscire ad avere un sistema più equo”.
Il Ministro, evidentemente, ha voluto riferirsi al fatto che, in questi anni, l’andamento degli organici ha seguito solo in modo approssimativo le dinamiche demografiche.
D’altronde gli stessi tagli di organico effettuati in applicazione al piano programmatico Tremonti-Gelmini dell’autunno 2008 erano stati realizzati in modo lineare e non mirato penalizzando aree dove c’è ancora qualche margine di sviluppo demografico e avvantaggiando regioni e province dove il calo demografico continua inarrestabile.
Fenomeno ancora più evidente per i posti di sostegno: la vecchia regola concordata fra Fioroni e Conferenza delle Regioni nel 2007 (un posto ogni due alunni disabili) è stata sì rispettata, ma solo a livello nazionale: e così, a distanza di 6 anni, continuano ad esserci regioni in cui ci sono quasi 3 alunni disabili per docente e altre in cui il rapporto 1 a 2 è ben lontano.
E’ buona cosa quindi che il Ministro dichiari di voler lavorare per un “sistema più equo” . Ma i dubbi che Carrozza non riesca laddove hanno fallito, prima di lei, Fioroni, Gelmini e Profumo restano tutti.