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Concorso straordinario abilitante. Avv. Caudullo: il MI non fa partire una procedura bandita e mette i bastoni tra le ruote a chi si abilita all’estero

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“Rimane avvolto nel mistero il secondo concorso straordinario, quello abilitante, che era particolarmente importante, soprattutto in vista delle Gps, perché avrebbe potuto consentire ai candidati di conseguire quell’abilitazione che poteva aprire le porte all’inserimento in prima fascia Gps”. Così l’avvocato di legislazione scolastica Dino Caudullo nell’appuntamento di Tecnica risponde Live del 13 giugno.

In altre parole, “c’era una procedura straordinaria riservata a chi aveva un requisito di servizio oltre al titolo, ma non ne abbiamo più notizia”.

“Il Ministero non ha mai risposto in nessuna sede alle richieste di chiarimento su tale procedura abilitante – chiarisce Dino Caudullo -. Peraltro il Ministero non solo non fa partire una procedura già bandita, ma mette anche i bastoni tra le ruote a chi è costretto ad andare all’estero per abilitarsi”. Comportamento quasi schizofrenico del MI, conclude amaro.

Questa procedura straordinaria, che invece sta per chiudersi il prossimo 16 giugno, prevede l’immissione in ruolo dei soli vincitori che rientrano nel numero di posti disponibili. Chi si posiziona in graduatoria ma non è vincitore ma semplice idoneo, non consegue l’abilitazione all’insegnamento; al contrario del concorso ordinario, che si trova in fase di completamento (probabilmente entro il mese di luglio in quasi tutte le regioni). In questo caso chi risulta idoneo in graduatoria conseguirà l’abilitazione all’insegnamento.

Possibile fare ricorso?

Chi sta partecipando al concorso straordinario non abilitante, il cui termine per fare domanda è il prossimo 16 giugno, si interroga sulle possibilità di un eventuale ricorso all’indomani della conclusione della prova, qualora il candidato in questione non riuscisse a ottenere l’immissione in ruolo per carenza di posti”.

“I margini per un ricorso non sono molto ampi,” spiega l’avvocato Caudullo. Tuttavia – aggiunge – “in qualche modo, davanti all’inerzia del Ministero, che ha lasciato nel limbo il concorso straordinario abilitante, meriterebbe una maggiore attenzione questa eventuale via (del ricorso) per consentire il conseguimento dell’abilitazione per chi è considerato idoneo in questo concorso straordinario in fase di svolgimento”.