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TFA II ciclo A020, Potenziale violazione dei diritti allo studio dei candidati del centro Italia?

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Desidero segnalare cortesemente la situazione attuale della classe di concorso A020:

Come da tabella allegata, il numero degli ammessi alle prove scritte (180) si mostra già oggi abbondantemente inferiore al fabbisogno nazionale (indicato in 212 unità nelDm 312/2014 )

Nonostante ciò, i candidati umbri che dovessero superare le prove scritte ed orale ma non collocarsi in posizione utile (entro i primi 4) si troverebbero fortemente discriminati perché obbligati ad indirizzarsi verso regioni molto lontane alnordo alsud, il che per motivi economici e/o lavorativi potrebbe essere loro impossibile.

Infatti le regioni del centro Italia soffrono di uno sbilancio pesantemente negativo ( 34 posti attivati contro 60 candidati ammessi ) mentre sia il nord sia il sud godono di una situazione esattamente inversa.

In particolare, la situazione più critica è quella dei candidati umbri perché

  • si trovano geograficamente ”nel mezzo” ovvero lontani sia dal nord che dal sud
  • malgrado avesse richiesto 10 posti, l’università di Perugia ha potuto attivarne solo 4
  • le Marche non hanno attivato corsi, quindi – per motivi geografici- una buona parte dei candidati marchigiani potrebbe scegliere di continuare le prove in Umbria sommandosi ai già 10 candidati umbri ammessi allo scritto.

Quindi ( in un contesto nazionale nel quale gli ammessi allo scritto sono già in numero inferiore al fabbisogno) il candidato umbro che dovesse risultare idoneo ma quinto in graduatoria dovrebbe andare a frequentare i corsi (ad esempio) in Calabria o in Friuli , con conseguente potenziale rinuncia per impossibilità ( si pensi al costo ed all’incompatibilità con altre attività ).

Il tutto quando l’Università di Perugia aveva già manifestato l’intenzione di attivare più posti….