Home I lettori ci scrivono No alle assegnazioni provvisorie indiscriminate. Rispetto per i precari!

No alle assegnazioni provvisorie indiscriminate. Rispetto per i precari!

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La Funzione Pubblica e il MEF hanno rigettato l’accordo sindacati-Miur, in merito alla mobilità. Troppa la distanza dai contenuti della L.107. Finalmente, un cambiamento di rotta: un ente governativo impone il rispetto delle regole.

Ho tanti amici neoassunti in fase B e C, ma anche tanti amici precari. Io sono super partes, di ruolo da 7 anni, ma voglio dire la mia: cari colleghi di fase C, mettete da parte la prepotenza e abbiate rispetto per la scelta dei colleghi, con i quali avete lavorato fianco a fianco fino a pochi mesi fa.

Non è colpa loro se avete creduto alla soppressione delle GaE, vi siete semplicemente fatti accecare dalla parola RUOLO, frapponendo tra lo stesso e la vicinanza ai vostri cari qualche chilometro. MA E’ STATA UNA SCELTA UNICAMENTE VOSTRA!

Oppure, a questo punto, devo pensare che fosse preventivata la strategia di prendere il ruolo e spingere per la modifica delle carte in tavola?

Perchè chiedere che tutte le cattedre dell’organico di fatto siano, indebitamente, utilizzate per soddisfare i vostri bisogni? Perchè sottrarre lavoro ad oltre 45.000 famiglie? I precari non hanno partecipato al piano di assunzione “straordinario”, non la pensano come voi, ma perchè discriminarli e penalizzarli? MAGARI, VOLETE PER VOI ANCHE TUTTI GLI SPEZZONI DELL’OF?

Su, via, un pò di coerenza e soprattutto RISPETTO. Cercate di fare richieste costruttive che non siano distruttive per l’esistenza economica dei VOSTRI  colleghi!

Faccio un accorato appello a tutte le forze politiche, senza distinzione di colore o bandiera, affinchè gli insegnanti precari siano tutelati: decidete nel rispetto di oltre 45.000 famiglie.NON CREATE ALTRA DISOCCUPAZIONE. Mi appello al vostro buon senso, maggioranza e contrapposizione.

Faccio appello, inoltre, a tutti i media affinchè evidenzino al Paese intero e, se necessario, all’Europa intera il rischio di GETTARE NELLO SCONFORTO ECONOMICO OLTRE 45.000 FAMIGLIE!

Non è possibile rimanere in silenzio, non è possibile lasciar perpetrare l’ennesima ingiustizia senza far nulla! Forza!

Coraggio, colleghi precari!