Home Attualità Vaccini, Governo spaccato. Fedeli replica a Lorenzin: obbligo non leda diritto all’istruzione

Vaccini, Governo spaccato. Fedeli replica a Lorenzin: obbligo non leda diritto all’istruzione

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L’introduzione dell’obbligo dei vaccini a scuola non può confliggere con il diritto allo studio.

A sottolinearlo è stato, l’11 maggio, il ministero dell’Istruzione, dopo che in mattinata la titolare del dicastero della Saluta aveva annunciato di avere “pronto un testo di legge che prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo, con un ampliamento delle vaccinazioni obbligatorie indicate dal nostro ministero”.

“L’ho mandato oggi al presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, e lo porterò domani in consiglio dei ministri. Ovviamente non potrà essere approvato domani, perchè necessiterà di approfondimenti e di una discussione anche da parte del ministero dell’Istruzione, per valutare se i tempi sono veramente maturi per fare una legge che ci riporti in sicurezza”, ha sottolineato Lorenzin.

Decisamente fredda è stata la replica del Miur, da dove si è tenuto a ricordare che lo scorso 7 febbraio si è svolto un incontro tra la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e la ministra a capo del dicastero della Salute, Beatrice Lorenzin.

“In tale incontro – hanno scritto da Viale Trastevere – la ministra Fedeli si è espressa per la tutela di bambine e bambini, e quindi per l’obbligatorietà delle vaccinazioni, sottolineando però che si deve trovare il modo per garantire al contempo anche il diritto costituzionale all’istruzione”.

 

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“Su questo il Miur e il Ministero della Sanità stanno lavorando da oltre due mesi, perché è evidente che per la ministra Fedeli, come per la ministra Lorenzin, i due diritti costituzionali, quello alla salute e quello all’istruzione, devono essere entrambi garantiti”, conclude la nota.

Quindi, sui vaccini obbligatori se Lorenzin accelera, Fedeli frena. Confermando la linea cauta dei giorni scorsi.

Ma anche Palazzo Chigi sembra seguire l’ex sindacalista, precisando che per domani, 12 maggio, non è previsto nessun provvedimento urgente sulle vaccinazioni.

In serata, Lorenzin precisa di ”non avere mai detto” che il provvedimento sull’obbligo di vaccinazioni per la scuola ”fosse all’Ordine del giorno” di domani. Mentre è sua intenzione ”aprire una discussione con i colleghi di governo, in ampio spirito collaborativo, sottoponendo loro una proposta normativa che condizioni l’accesso alla scuola dell’obbligo alle vaccinazioni ritenute necessarie a salvaguardare la salute della popolazione scolastica”.

Intanto, nel corso della giornata, è montata la polemica già in atto sul tema delle vaccinazioni obbligatorie: dall’opposizione politica qualche esponente è giunta a chiedere anche le dimissioni della Lorenzin.

Sulla diatriba prende posizione pure Matteo Renzi, assolutamente favorevole al provvedimento. “Stop dal Cdm sui vaccini obbligatori? Mi auguro che si tratti solo di un disguido comunicativo. Il governo fa bene a mandare un nuovo segnale chiaro sui vaccini, è bene che su questo non risultino marce indietro e che il decreto venga fatto prima possibile”, ha detto Michele Anzaldi, responsabile comunicazione del segretario.

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